Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Bari, il nervosismo fa male Il fardello delle 8 espulsioni
BARI Tre espulsioni nelle ultime cinque partite. Otto dall’inizio del campionato. C’è un Bari che vive in uno stato di perenne emergenza non solo per colpa della sfortuna, ma anche per la difficoltà di gestione delle energie nervose. Imprudenza, tensione, superficialità che, oltre a costare inferiorità numerica nell’ambito della singola partita, generano squalifiche anche nei turni successivi. «È una cosa su cui dobbiamo lavorare – ha detto non a caso di recente Massimo Carrera, allenatore dei biancorossi – le partite vanno vissute con serenità». Ma le dichiarazioni del tecnico fanno a pugni con l’esito delle gare.
L’ultimo rosso esibito a Marras va esattamente in questa direzione: prima ammonizione evitabile, seconda causata dal tipico fallo di frustrazione. Tutto ciò nel contesto di un match in cui il talento sardo ha messo in evidenza più nervi tesi che dribbling riusciti. Contro il Foggia, due giornate prime, Maita aveva fatto anche peggio: una reazione sciocca, nel cuore del primo tempo, che aveva indotto il direttore di gara al rosso diretto. Per molti è stata (anche a ragione) una sanzione eccessiva. Per tutti quel buffetto che è valso l’allontanamento dal campo non era un’azione necessaria. E che dire dell’espulsione di Bianco contro il Catania? Un’ingenuità che un giocatore della sua esperienza non avrebbe dovuto nemmeno pensare di commettere. Invece, cartellino rosso e squalifica di tre turni (ridotti poi a due).
La collezione di espulsioni è probabilmente figlia della consapevolezza di non poter sbagliare. E di una pressione che evidentemente pesa. Anche prima dell’avvento di Carrera la tensione era percepibile. Sono state addirittura due le espulsioni ai danni di Sabbione, contro Monopoli e Vibonese, in entrambe le circostanze per doppia ammonizione. Lo stesso è accaduto a Perrotta con la Ternana. E se Semenzato si è visto esibire il cartellino rosso durante un palpitante Teramo-Bari, che dire di quello che è costato l’allontanamento di Montalto persino dalla panchina? Si giocava con la Vibonese al San Nicola, e già quella fu la spia di qualche nervo scoperto nel gruppo biancorosso.