Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Movida fuori controllo a Bari
Residenti esasperati, arrivano i vigili urbani. Insulti e bottiglie contro gli agenti
Centinaia di giovani si sono assembrati venerdì sera, anche dopo le 22, nella zona Umbertina, uno dei luoghi della movida barese. Sui social alcuni residenti hanno pubblicato video e foto che documentano gli assembramenti e gli insulti contro gli agenti della polizia locale.
BARI L’immagine simbolo di una serata di ordinaria follia. Al centro della strada, siamo in via Cognetti, c’è un’auto della polizia locale con i lampeggianti accesi. Dentro alcuni agenti, quasi impossibilitati a gestire una situazione, seppur prevedibile ma degenerata oltre ogni aspettativa. Ai lati della strada due ali di folla con centinaia e centinaia di ragazzi. Pochissime le mascherine alzate, nessuna distanza di sicurezza, nessun autocontrollo. Si alza un coro di fischi e di insulti diretti agli agenti, vengono lanciate bottiglie, mentre in lontananza si sentono le sirene delle volanti della polizia di Stato e i clacson delle auto incolonnate. Fanno discutere a Bari le scene di caos di due sere fa. quartiere Umbertino, a due passi dal lungomare di Crollalanza e dai teatri Petruzzelli e Kursaal. Mancano meno di quindici minuti al coprifuoco “anti-Covid” delle 22, ma da queste parti sembra una qualunque serata da pre-pandemia. Fiumi e fiumi di ragazzi tra le auto parcheggiate, davanti ai bar, davanti alle vinerie e sparpagliati tra le aiuole di largo Adua e gli eleganti palazzi di via Abbrescia, via De Romita e largo Giordano Bruno.
Schiamazzi, urla, contatti ravvicinati tra gli sguardi atterriti dei residenti affacciati alle finestre. In questo primo venerdì sera di riaperture da zona gialla che trasforma l’incrocio tra via Cognetti e via Abbrescia in un imbuto e in una piccola curva da stadio tra fischi e insulti che si fanno più intensi. «All’arrivo delle altre pattuglie c’è stato un fuggi fuggi generale, in ogni direzione. Sinceramente ho avuto molta paura e ho preferito allontanarmi con la mia ragazza. Erano davvero in tanti» racconta uno studente 23enne. Ma i racconti più esasperati arrivano dai residenti: «Non ne possiamo più. Abbiamo
sentito urla e schiamazzi disumani già dalle 21». Da qui le chiamate al 113 e al centralino della polizia locale per cercare di riportare la tranquillità in questo piccolo ed elegante enclave del Murattiano, da un paio di anni diventato per i giovanissimi il “santuario” della movida e del divertimento. Una tappa quasi obbligatoria che batte di gran lunga l’ormai desueto struscio serale di Bari vecchia. «Possibile che ancora oggi non si comprenda che il problema nell’Umbertino è strutturale? Aver consentito l’insediamento di oltre 60 locali di ristorazione in un ambito cosi ristretto ha creato una situazione ingestibile ed un danno per tutti» dice il presidente del comitato di quartiere Mauro Gargano, uno dei primi a documentare la situazione con il suo smartphone e con dei video diventati subito virali.
Tra l’indignazione sui social e nel gruppo Facebook nel quale da anni i residenti dell’Umbertino denunciano «una movida sempre più cafona e ingestibile» con foto e segnalazioni su disordini, sporcizia e danneggiamenti. Temi diventati più scottanti con l’emergenza Covid. E non si è fatta attendere la dura condanna del sindaco Antonio Decaro: «Nei prossimi giorni sicuramente si allenteranno le restrizioni sul coprifuoco, ma fino a quando ci sono le regole, in questa città le regole vanno rispettate e ieri (venerdì sera, ndr) dopo quello che è accaduto, sono scese in campo tutte le forze dell’ordine per mettere ordine alla città». Insomma un primo cittadino amareggiato perché «se ritorniamo a contagiarci e ad intasare i reparti di terapia intensiva, sicuramente chiuderanno un’altra volta le attività economiche, creando problemi a chi ha dovuto resistere in questi 15 mesi». E dalla polizia locale il comandante Michele Palumbo avverte: «L’insofferenza di taluni soggetti non ci scoraggia e saremo sempre presenti ovunque sia possibile. La stragrande maggioranza dei cittadini è dalla parte nostra e delle istituzioni».
❞ Antonio Decaro Nei prossimi giorni sarà rivisto il coprifuoco, ma se ci sono le regole vanno rispettate