Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Caccia al posto da bidello Oltre 200 mila richieste
Personale Ata, è pioggia di domande in Puglia
BARI È boom di domande in Puglia per l’accesso alle graduatorie per supplenze del personale Ata nelle scuole statali. Più di 200 mila persone, 206.391 per l’esattezza, tra cui molti giovani e meno giovani laureati, aspirano a essere inseriti nelle graduatorie per assistenti amministrativi, assistenti tecnici e ausiliari degli istituti scolastici pubblici. La provincia di Bari è terza nel panorama nazionale, dopo Roma e Napoli, con 81.287 domande. E la lettura che si profila non rivela una corsa al posto pubblico, ma al lavoro e basta.
Il dato nazionale aggregato su base territoriale rileva una fortissima prevalenza di concorrenti nelle province meridionali (61,29%) rispetto a quelle settentrionali (38,71%) e una elevata concentrazione nelle città metropolitane (38,8%). «Sono numeri che la dicono lunga sulla sete di lavoro che attraversa la nostra regione – commenta Gianni Verga, segretario generale della Uil scuola Puglia - e sugli effetti che, conseguentemente, si ripercuotono sul calo vertiginoso, ormai continuo e costante, di alunni». La Uil ha rielaborato i dati a livello nazionale e fornito un quadro d’insieme «da cui risulta drammaticamente confermato l’effetto devastante della crisi economica, acuita dalla pandemia». Secondo Verga, è necessario che nel piano nazionale di resistenza e resilienza, la scuola sia messa al primo posto, se si vuole veramente intervenire con investimenti strutturali anziché spot come il cosiddetto organico Covid».
Nel dettaglio, le domande presentate nel resto delle province pugliesi sono 21.468 a Brindisi, 32.777 a Foggia, 38.798 a Lecce e 32.061 a Taranto. «Almeno un terzo di queste domande, per le quali è sufficiente accedere con il diploma di qualifica o maturità - spiega Verga - ha interessato migliaia di giovani e meno giovani laureati. Intanto, anche questo governo si ostina a non incrementare gli organici, soprattutto in considerazione degli spazi necessari per gestire la pandemia in atto. Anzi – conclude il sindacalista Uil Puglia attraverso un pasticcio di norme, taglia di fatto alla Puglia circa 500 posti di collaboratore scolastico mandandolo, in numerose scuole, addirittura in esubero».
Nel frattempo il ministero della Salute ha dato il via libera all’uso dei tamponi salivari nelle scuole. «Un provvedimento – commenta il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso che servirà a contenere i rischi per personale e studenti, migliorando sensibilmente la capacità di monitorare e tracciare la presenza del virus all’interno della comunità scolastica».