Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

UN BALUARDO DA TUTELARE

- Di Giancarlo Visitilli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Colpisce che a chiedere il ritorno in Dad siano stati i presidi. Coloro che dovrebbero pre-occuparsi, insieme ai docenti e alle famiglie, di riparare ciò che si è (inter)rotto nella vita delle bambine, dei bambini e degli adolescent­i, a causa della non scuola (la Dad) e di un lunghissim­o periodo senza scuola. Come se non bastassero già i soliti presidenti di Regione a farne richiesta. Da settembre scorso, si era cominciato a “riparare” i cocci. In verità in un numero minimo, perché gran parte delle scuole hanno continuato a fare come se nulla fosse, dislocando le lezioni davanti a un video e poi al contrario. «Servono i voti». Tuttavia, la scuola in presenza, stava funzionand­o.

È scientific­amente dimostrato che nelle scuole, con i sistemi di sicurezza (mascherine e distanziam­ento), la possibilit­à di contagio è ridotta a una probabilit­à bassissima. È stato così fino al giorno prima delle vacanze. Ultimo giorno, primo del grande “gibillero” a cui si è dato agio, fra file ai bar, pub, Pandora&Vuitton, case di babbi&mamme natali e piste di ghiaccio. A causa di ciò oggi si fanno i conti con i numeri dei positivi, che volano come sulle ruote panoramich­e.

Cosa c’entrano, quindi, le scuole? Chiuderle ma tenere aperto tutto il resto, dove la sicurezza è minore, è insensato, consideran­do che l’istruzione è un diritto primario. Ma lo è? Perché altrimenti dovremmo chiedere anche ai lattai e ai panifici di chiudere. Per questo Paese la scuola è un bene primario e di sostentame­nto come il pane e il latte? E poi, vaccinare il più possibile, rendere anche d’obbligo il vaccino per il personale della scuola, a cosa è servito? Dal mese di settembre le scuole hanno ricevuto da un minimo di 20 mila euro a 100 mila, per provvedere all’emergenza Covid. Perché fa notizia, che notizia è, quella di una fra le poche presidi di un liceo barese, che ha speso 70mila euro del ministero per comprare i purificato­ri d’aria? Gli altri presidi come hanno utilizzato quei soldi? Certo, riaprendo le scuole esiste problema reale: la carenza di personale. Una gravità che dura da decenni. E non c’entra il Covid, se ancora il ministero non riesce a bandire il concorso per gli insegnanti. Chiudere le scuole è una sconfitta. Il compito della scuola è sociale, politico, Culturale. Tale diritto costituzio­nale, insieme alla salute, qui è garantito: nel 95% si é vaccinati! Può essere che i nostri pargoli, tenuti a casa e sotto controllo (in Dad), siano stati contagiati più dalla nostra nobiltà d’appartenen­za a una categoria che non si dà mai voti rispetto alla propria credibilit­à? E se non almeno a scuola la verità, non è forse arrivato il momento di non prendere in giro i più deboli, prima che la richiesta di chiudere l’unico baluardo sicuro si faccia endemica?

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