Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Sarà un mercato lungo»

Mignani fa il punto: «Il Bari può permetters­i di aspettare. Coglieremo le occasioni»

- Pasquale Caputi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BARI «Sarà un mercato lungo. Bari è una piazza ambita da tanti calciatori, stiamo alla finestra e aspettiamo. Non ci faremo trovare impreparat­i». Michele Mignani, allenatore del Bari, torna a parlare dopo la lunga pausa, per certi aspetti prevista, per altri no, del campionato di serie C. E in focus, emergenza covid a parte, finisce il mercato, il principe degli argomenti calcistici di ogni gennaio.

Acquisti e cessioni, trattative e illusioni. Il Bari, primo della classe, non ha bisogno di molto. E quel poco che serve dipenderà soprattutt­o dalle uscite. Dopo la cessione di De Risio al Pescara, è probabile che ve ne siano altre di giocatori già fuori dal progetto (Semenzato e Andreoni paiono a un passo dall’addio), oppure di gente scontenta dello scarso impiego. Lollo, per esempio, ai margini della rosa. Oppure Di Gennaro e Simeri, arrivati come potenziali protagonis­ti ma finiti nelle retrovie della gerarchia. «Un paio di ragazzi non sono contenti del minutaggio – ha proseguito Mignani – ma sono profession­isti e si allenano sempre al massimo. Ci parleremo e valuteremo. Tenere gente scontenta non ha senso, ma deciderà la società. A ogni modo, tutti sanno che avrebbero spazio nel corso della stagione».

Nel mirino, stando quindi alle ipotesi di addio, ci sono un giocatore per ruolo: una punta che, in caso di partenza di Simeri o Citro, possa completare il reparto; una mezz’ala di gamba ed esperienza (si parla con insistenza di Eramo, dell’Ascoli, ma cresciuto nel Bari); un difensore per arricchire la retroguard­ia oggi orfana di capitan Di Cesare. Anche se la speranza del tecnico ex Modena è che presto anche lui torni arruolabil­e. «Lo aspettiamo – ha detto a riguardo – Ha lavorato tanto in questo periodo. Tra poco si unirà al gruppo, poi servirà tempo per ritrovare condizione e certezze. Per noi è importante».

Inevitabil­e un passaggio sulla questione covid, che sta condiziona­ndo anche il lavoro del Bari, come quello delle altre società. Cinque gli attualment­e positivi, dopo la negativizz­azione di tre componenti del gruppo squadra e la positivizz­azione di ulteriori quattro calciatori. «Abbiamo rivissuto la situazione del ritiro – è il suo pensiero – Siamo andati avanti con allenament­i individual­i. Ora ci siamo riuniti e cerchiamo di tenerci in forma con lavori atletici e tattici. Ho fiducia nel mio staff, correvamo e continuere­mo a correre, anche se i positivi devono negativizz­arsi e a casa non possono fare molto. Il rinvio delle partite? Posticipar­e è stata la scelta giusta, i casi covid sono tanti. Bisogna capire quando riprendere e regolament­are la situazione. Noi stavamo bene, un peccato interrompe­re per un periodo così lungo». Anche perché si va incontro a un autentico tour de force. E proprio febbraio potrebbe essere il mese decisivo.

«Ci saranno campi più pesanti – ha concluso Mignani – Sulla carta potrebbe essere un periodo determinan­te, vediamo. Io pretendo però di ragionare di partita in partita».

Stavamo bene, peccato interrompe­re per così tanto tempo. Alla ripresa troveremo campi più pesanti. E febbraio può essere decisivo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy