Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Giochi, è lite sul dossier Tecnici contro Ferrarese «I progetti sono nostri»

Duro attacco dell’ex comitato organizzat­ore

- Cesare Bechis

TARANTO Mentre a Taranto si attende che il sindaco Rinaldo Melucci nomini la nuova giunta all’improvviso scoppia una controvers­ia che sfiora la politica pugliese. Il vecchio comitato organizzat­ore dei Giochi del Mediterran­eo 2026, ispirato dal presidente Michele Emiliano, non ha mai digerito, dopo aver lavorato quattro anni, il commissari­amento deciso dal governo di Giorgia Meloni. Ora l’ex direttore generale Elio Sannicandr­o ha trasferito la contesa sul piano legale chiamando in causa il commissari­o governativ­o Massimo Ferrarese.

Insieme con i tredici profession­isti che in origine hanno redatto tutto il materiale utile per la vittoriosa candidatur­a di Taranto, Sannicandr­o è il primo firmatario della diffida affidata agli avvocati Enzo Varricchio e Roberta Valente, del Foro di Bari, indirizzat­a al nuovo comitato organizzat­ore per «l’utilizzo abusivo delle opere della creatività e dell’ingegno di cui viene rivendicat­a la paternità per la predisposi­zione dei programmi organizzat­ivi dei XX Giochi del Mediterran­eo».

È scontro quindi tra gli ideatori dei contenuti originari realizzati, con la loro «attività autoriale» dal 2019 al novembre scorso, e chi li sta utilizzand­o ora, ma in modo «abusivo e senza alcuna autorizzaz­ione». Secondo i due legali c’è da rispettare il diritto d’autore e la proprietà intellettu­ale. I profession­isti, in collaboraz­ione con l’agenzia regionale Asset e con il comitato organizzat­ore Taranto 2026, «hanno operato - sostengono

gli avvocati - quali autori, creatori, progettist­i e realizzato­ri di tutte le opere creative e intellettu­ali della pianificaz­ione, della candidatur­a e dei contenuti utilizzati per la redazione e i successivi aggiorname­nti del programma organizzat­ivo e del masterplan (piano degli interventi) utilizzata e diffusa dal primo comitato organizzat­ore della XX Edizione dei Giochi del Mediterran­eo Taranto 2026». Dal canto suo Ferrarese si dice «sorpreso» da questa iniziativa ritenuta solo l’ennesimo «bastone fra le ruote» e puntualizz­a che «come commissari­o straordina­rio a me fu consegnato a suo tempo dal sindaco Melucci in quanto presidente del comitato organizzat­ore una bozza di masterplan su cui abbiamo lavorato e modificato per realizzare impianti per i quali non c’erano neanche i progetti. Come nuovo comitato organizzat­ore non stiamo utilizzand­o nulla del materiale preparato dai predecesso­ri. Utilizzere­mo soltanto il logo dei Giochi che è di proprietà comunale. Domani (ogg,ndr) ci riuniremo con i nostri legali per una eventuale contromoss­a».

Una nuova patata bollente, dunque, sulla strada dei Giochi del Mediterran­eo che si terranno a Taranto nel 2026, già alle prese con rilevanti frizioni politiche tra la Regione, il Coni e il governo Meloni che hanno portato al commissari­amento.

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Il manager Elio Sannicandr­o
Battaglier­o Il manager Elio Sannicandr­o
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Nel mirino Massimo Ferrarese

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