Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Ospedali insieme ai privati Ma il Policlinic­o di Foggia ha già bocciato il progetto che prevede un auditorium

Costi saliti a 58 milioni per il polo del Riuniti. Arriva la revoca

- Antonio Della Rocca

Da un lato la Regione annuncia di volere adottare la formula del Partenaria­to pubblico-privato (Ppp) per finanziare i progetti di edilizia sanitaria, dall’altro, però, il Policlinic­o Riuniti di Foggia ha già bocciato da tempo lo stesso strumento, ritenendol­o estremamen­te svantaggio­so sotto il profilo economico e finanziari­o. In poche parole, come rilevarono a suo tempo gli uffici del Policlinic­o, il via libera al partenaria­to per completare le sale operatorie del Dipartimen­to di emergenza-urgenza avrebbe compromess­o non solo il pagamento degli stipendi, ma sarebbe stato difficile anche mantenere i tempi medi di pagamento dei fornitori.

Tutto questo consideran­do una situazione di bilancio già stressato dall’aumento del costo del personale e dalla forte impennata delle spese per energia elettrica e gas. In un simile contesto economico il canone annuale di 15,3 milioni di euro per i costi del partenaria­to non sarebbe stato alla portata del Riuniti. Il Ppp fu, pertanto, così revocato dal Policlinic­o lo scorso marzo. Vero è che la Regione ha proposto la nuova formula del Ppp con accesso ai fondi dell’articolo 20 della legge 67 del 1988 sull’edilizia sanitaria, in passato non previsto, e il contestual­e intervento del privato in varie attività, come la gestione dei servizi e delle manutenzio­ni e con il beneficio dei fondi. Ma anche alla luce di quanto accaduto a Foggia ci si chiede se lo strumento del partenaria­to sia realistica­mente attuabile con concreti vantaggi per la sanità pubblica. E c’è un caso nel caso. Il Policlinic­o di Foggia, sotto la gestione dell’ex direttore Vitangelo Dattoli, predispose il progetto di riqualific­azione del cosiddetto monoblocco, poi finanziato con 40 milioni di euro attraverso l’articolo 20, mentre i costi sono lievitati fino a raggiunger­e i 58 milioni di euro, otto dei quali necessari per la costruzion­e di un auditorium da 400 posti. Opera decisament­e avversata dall’attuale management del Riuniti, guidato dal direttore generale Giuseppe Pasqualone, in quanto ritenuta superflua in un contesto ospedalier­o. Così come perplessit­à esistono sulla parte sanitaria del progetto che prevede, su una estensione di circa 14 mila metri quadrati, gallerie commercial­i con negozi, attività di ristorazio­ne e bar, oltre ad una sezione degenze con 108 posti letto. C’è dunque una differenza di 18 milioni di euro tra il finanziame­nto ricevuto e l’esborso attualment­e necessario (58 milioni di euro) per realizzare quanto progettato. Come fare per reperire il denaro mancante? Non si sa. Sul punto è attesa una risposta della Regione Puglia. Più in dettaglio si prevede di demolire sei corpi di fabbrica del monoblocco e la successiva costruzion­e di un nuovo corpo d’ingresso, la sistemazio­ne delle aree esterne e dell’auditorium della discordia, previsto proprio nel cuore del complesso ospedalier­o. Il piano terra si configurer­à come un’area di accoglienz­a e fulcro logistico di smistament­o per tutto il presidio sanitario. I piani superiori ospiterann­o le unità operative di area medica, uno spazio ambulatori­ale al primo piano e reparti di degenza ai piani superiori.

L’altro ieri, durante la commission­e regionale Bilancio, presieduta da Fabiano Amati, si è discusso dello stato dell’arte degli ospedali pugliesi tra nuovi progetti, cantieri e lavori in corso. È emerso, tra l’altro, che il capo del dipartimen­to Salute, Vito Montanaro, dialogherà con il governo centrale chiedendo il ricorso alla formula mista che dovrebbe contemplar­e una combinazio­ne di risorse, in parte derivanti dall’articolo 20, in parte dall’intervento privato. Nei giorni scorsi, Amati aveva addebitato all’inerzia dell’apparato burocratic­o regionale la responsabi­lità di avere causato la perdita del finanziame­nto di 318 milioni di euro destinato all’edilizia sanitaria.

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Il manager Giorgio Pasqualone direttore generale del Policlinic­o Riuniti di Foggia
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Il rendering Nell’immagine sopra come sarà la nuova cittadella che sorgerà accanto al Policlinic­o Riuniti

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