Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Nei Giardini Princigalli un’area attrezzata per il fitness
È la prima «Popup Sport Zone» di Bari. Sarà a disposizione di tutti gratuitamente. Accesso anche per i disabili
È stato inaugurato a Bari il primo Popup Sport Zone della città, realizzato nell’ambito del progetto promosso da Attività Sportive Confederate con il contributo del Dipartimento per lo Sport del Comune. Si tratta di una vera e propria palestra a cielo aperto. La struttura situata in via Ignazio Lojacono 3, nei Giardini Princigalli nel quartiere Mungivacca e a pochi metri dal cinema Showville, ospiterà sei attrezzature tipiche delle sale fitness dai nomi anglofoni: una leg press, una shoulder press, un’ellittica, una rower machine, una chest press & lat machine e una thai chi spinners & hand bike. Strumenti sufficienti ad allenare ogni parte del corpo.
Si tratta di una novità assoluta che il dipartimento sport del governo ha testato su dieci città in Italia, oltre Bari si leggono i nomi di Alessandria, Como, Forlì, Palermo, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Salerno e Verona. Tra le attrezzature, anche strumenti per diversamente abili che risulteranno dunque accessibili da tutti. L’utilizzo della struttura è del tutto gratuita e fruibile qualsiasi momento della giornata, consentendo di svolgere liberamente diverse tipologie di attività sportiva.
«Questa donazione della Asc, che ringrazio a nome della città - ha commentato a margine della presentazione, l’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli - ci ha consentito di attrezzare un punto molto interessante per gli sportivi, ma anche per coloro che vogliono cominciare a prendersi cura del proprio benessere. Siamo stati precursori di questa politica, già con il disegno delle tacchette contachilometri sul lungomare, ben prima dell’arrivo della pandemia: quindi continuiamo a investire in questa direzione, affinché presso ogni spazio pubblico, giardino o parco vengano installati attrezzi ginnici, punti sport o semplicemente dei tavoli da ping pong, e i baresi siano sempre più indotti a praticare un’attività fisica».
In una nota è lo stesso dipartimento a spiegare la mission dell’investimento: «Il progetto Popup Sport Zone trae origine dalla consapevolezza che la pratica dell’attività fisica è strettamente connessa all’ambiente in cui si risiede e al contesto in cui si vive: il modello di riferimento è quello della «città in 15 minuti», che mira a garantire al cittadino la possibilità di svolgere alcune funzioni essenziali, compresa l’attività sportiva, entro distanze percorribili in 15 minuti a piedi o in bicicletta dalla propria abitazione». Poi chiarisce: «Le Popup Sport Zone, oltre ad incentivare la pratica sportiva, la socialità e l’integrazione, mirano dunque a generare modelli di sviluppo urbano sostenibili, favorendo la riduzione dei tempi impiegati per gli spostamenti e contribuendo a contenere le emissioni inquinanti».