Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Voto a Bari, terremoto nel Pd
Petruzzelli rompe gli indugi e si candida a sindaco. Il segretario cittadino Todaro lascia
Quando si gioca con il fuoco, il rischio è di bruciarsi. Ed è esattamente ciò che sta accadendo dopo la scelta del governo di fine 2023 di chiudere per sempre l’agevolazione del 110% sul superbonus a partire dal primo gennaio. Per carità, quest’incentivo è costato una cifra spropositata ai conti pubblici, si calcola circa 100 miliardi, in pratica l’equivalente di quattro manovre finanziarie, ma tutto si poteva e si doveva fare per correre ai ripari, salvo che chiudere questa finestra dalla sera alla mattina, sbattendola in faccia ai malcapitati cittadini che in buona fede avevano deciso di utilizzare un’opportunità offerta dallo Stato.
In Puglia sono stati 4.174 i condomini che hanno fatto ricorso al superbonus per un totale di investimenti pari a oltre 2 miliardi e 800 milioni. A questi si sono aggiunti 17.835 proprietari di villette unifamiliari per ulteriori 2 miliardi circa. Sommando anche le case indipendenti, si arriva a un numero di tutto riguardo, 26.257 edifici, dato più che apprezzabile.
L’investimento medio in tutta la Puglia è stato, in definitiva, almeno se paragonato ad altri territori sia del Nord che del Sud, relativamente più contenuto, 681 milioni e mezzo a condominio, 112 mila per ciascuna villetta. In totale, il costo a carico del bilancio pubblico in Puglia si attesta a circa 5 miliardi e 200 milioni. E l’aspetto più interessante, che fa ben sperare, è che la percentuale di realizzazione dei lavori di efficientamento energetico al 31 dicembre scorso è stata quantificata dall’Enea in ben il 90,9% degli interventi. Se si pensa che in Campania si è rimasti ad appena l’81,7%, c’è di che rallegrarsi.
Ma gli interrogativi che pone drammaticamente questo stop dei lavori dalla sera alla mattina, pur se riguarda meno del 10% delle costruzioni pugliesi, restano. Perché comunque ci sono oggi 2.400 edifici, siano essi condomini o appartamenti unifamiliari, che in tutta la regione non hanno avuto il tempo di completare i lavori entro il 31 dicembre, i cui proprietari adesso non sanno come regolarsi.
Caos nel centrosinistra in vista delle elezioni al Comune di Bari. L’assessore Pietro Petruzzelli ha annunciato la sua candidatura a sindaco e il tavolo della coalizione, previsto per stasera, è stato rinviato. Si è dimesso anche il segretario cittadino, Todaro. Ieri sulla corsa a sindaco incontro tra il governatore Michele Emiliano, il sindaco Antonio Decaro, il segretario regionale Domenico De Santis e l’avvocato Laforgia, già candidato con la Giusta Causa.