Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Melchiorre si dimette dal Comune Pronto il ticket con Romito
Il quadro nebuloso comincia a restituire qualche contorno più nitido. Due certezze arrivano dal centrodestra nel percorso per scegliere il candidato sindaco di Bari. La prima: la questione sarà al tavolo nazionale, al pari delle discussioni sulle cinque Regioni e le altre grandi città al voto. La seconda: la rosa dei possibili candidati si è ristretta, la corsa sarà riservata ai politici, 4-5 cinque nomi in tutto.
Dentro questi binari si muoveranno i segretari regionali per istruire la pratica e portarla a Roma perché venga ratificata dai leader. La scaletta prevede che siano definite per prime le Regioni Sardegna, Basilicata e Abruzzo. Poi Piemonte e Umbria, quindi i capoluoghi di regione, Bari tra questa. Il tempo non è ristretto ma nemmeno eccessivamente lungo: al massimo qualche settimana. Diciamo che, secondo previsione, entro la fine di questo mese Bari dovrebbe avere il candidato sindaco.
Chi potrebbe essere? A questa domanda dovranno rispondere il coordinatori regionali: Marcello Gemmato (FdI), Mauro D’Attis (FI), Roberto Marti (Lega), Massimo Cassano (Udc). Toccherà ad un esponente politico. Significa che sono accantonate le suggestioni che portavano all’ex prefetta Antonella Bellomo, al presidente del porto Ugo Patroni Griffi, all’imprenditore Luigi De Santis. Sulla scena ricompaiono i nomi di sempre, ma con qualche novità. Vediamo.
Nella rosa ci sono i parlamentari baresi Francesco Paolo Sisto (FI), Filippo Melchiorre (FdI) e Davide Bellomo (Lega). A loro si aggiungono i due consiglieri regionali Michele Picaro (FdI) e Fabio Romito (Lega). Vista l’indisponibilità manifestata dal vice ministro Sisto e dal senatore Melchiorre, il tavolo ha cominciato ad inclinarsi verso la Lega. Formazione che già a fine ottobre aveva manifestato la propria disponibilità, offrendo i nomi di Bellomo e Romito. La scelta potrebbe cadere su Romito, in considerazione della giovane età (36 anni) e della passata esperienza come consigliere comunale e assessore provinciale: una specie di investimento
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sulla classe dirigente del futuro. Del resto Bellomo, viene fatto osservare, è stato eletto in Parlamento solo nel 2022: il percorso politico è ancora tutto da svilupparsi. Per di più, lasciando da parte di parlamentari, eletti tutti tre in collegi uninominali, si evita il rischio di andare a votazioni suppletive in caso di elezione a sindaco.
L’idea sulla quale si lavora è, tuttavia, più ampia. Ed è quella di un ticket Lega-FdI. Per la precisione Romito sindaco-Melchiorre vice. La spiegazione è la seguente: il senatore dei meloniani è stato sempre ritenuto la prima scelta di FdI, partito cui era riconosciuta la facoltà di designare il candidato. Melchiorre è indisponibile perché intende continuare il lavoro di senatore da poco avviato. Però il suo nome, assai popolare in città, è considerato attraente. Sicché si chiederà a lui di comparire ufficialmente nella campagna elettorale. Il ticket Romito-Melchiorre toglierebbe il centrodestra dall’imbarazzo. Melchiorre proprio ieri si è dimesso dalla carica di consigliere comunale, che ricopriva da 30 anni: il più longevo consigliere comunale della storia recente di Bari. Ma chiude la sua accorata lettera di congedo con una frase eloquente: «Caro Comune di Bari, io ti saluto. Non ti sto dicendo addio, ma semplicemente un arrivederci perché certi amori non finiscono mai». Un arrivederci, appunto. Tornerà sui banchi da vice sindaco, in caso di vittoria. O da consigliere. Per ora al suo posto, per gli ultimi mesi di mandato, subentra Pasquale Finocchio, che andrà nel Misto fino a quando non avrà risolto del tutto le questioni giudiziarie che lo affliggono.