Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Vini, profumi e liquori «Ma a pagare il conto era il teatro Petruzzelli»
Vino, liquori, panettoni, pandori, uova di Pasqua. Ma anche profumi, mascara, lacca per capelli, prodotti di bellezza. Tutti prelevati personalmente dal negozio, non pagati e poi segnati in fattura come detergenti o fardelli d’acqua. Una fattura indirizzata alla – e poi pagata dalla - Fondazione lirico-sinfonica del teatro Petruzzelli di Bari, un ente pubblico. In totale, dal 2010 al 2015, al teatro sarebbero stati così tolti oltre 100 mila euro, non meno di 1.500 euro al mese, per l’acquisto di prodotti per l’uso personale dell’ex direttore amministrativo dell’ente, Vito Longo, e della moglie (ed ex capo di Gabinetto del Comune di Bari) Antonella Rinella. Quest’ultima è a processo per peculato in concorso – con il marito – e riciclaggio, Longo ha patteggiato nel 2022 una pena di 3 anni e 9 mesi di reclusione, più risarcimento da un milione di euro nei confronti dell’ente: secondo quanto ricostruito, avrebbe intascato tangenti da imprenditori in cambio di appalti e si sarebbe appropriato di fondi dell’ente per spese personali e di rappresentanza.
A raccontare il meccanismo in aula è stato Giuseppe Garbetta, titolare della drogheria che riforniva sia l’ente (di detergenti, detersivi, acqua e altro) sia il direttore amministrativo e sua moglie: «In diverse occasioni la signora Rinella veniva in negozio a prendere alcuni prodotti personali e diceva di metterli sul conto della fondazione, non pagando. A fine mese, nella fattura che presentavo a Longo, quei prodotti venivano sostituiti con altri utili alla Fondazione, come ad esempio bottiglie d’acqua. Il pagamento avveniva con bonifico pochi giorni dopo». Fatture da almeno 5 mila euro al mese, di cui almeno 1.500 per
prodotti «ad appannaggio esclusivo» (scrive il pm Fabio Buquicchio nell’accusa) dei coniugi. «Longo e Rinella, quando passavano personalmente dal negozio, prendevano solo prodotti per uso personale», ha aggiunto Garbetta. «La merce che serviva alla Fondazione veniva consegnata da noi, o direttamente al Petruzzelli o in altri luoghi della città in cui si svolgevano prove per gli spettacoli teatrali». Garbetta, per cui è stata archiviata l’accusa di peculato, è stato sentito come testimone assistito dal suo legale, Gianluca Loconsole.