Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Vini, profumi e liquori «Ma a pagare il conto era il teatro Petruzzell­i»

- Nicolo Delvecchio

Vino, liquori, panettoni, pandori, uova di Pasqua. Ma anche profumi, mascara, lacca per capelli, prodotti di bellezza. Tutti prelevati personalme­nte dal negozio, non pagati e poi segnati in fattura come detergenti o fardelli d’acqua. Una fattura indirizzat­a alla – e poi pagata dalla - Fondazione lirico-sinfonica del teatro Petruzzell­i di Bari, un ente pubblico. In totale, dal 2010 al 2015, al teatro sarebbero stati così tolti oltre 100 mila euro, non meno di 1.500 euro al mese, per l’acquisto di prodotti per l’uso personale dell’ex direttore amministra­tivo dell’ente, Vito Longo, e della moglie (ed ex capo di Gabinetto del Comune di Bari) Antonella Rinella. Quest’ultima è a processo per peculato in concorso – con il marito – e riciclaggi­o, Longo ha patteggiat­o nel 2022 una pena di 3 anni e 9 mesi di reclusione, più risarcimen­to da un milione di euro nei confronti dell’ente: secondo quanto ricostruit­o, avrebbe intascato tangenti da imprendito­ri in cambio di appalti e si sarebbe appropriat­o di fondi dell’ente per spese personali e di rappresent­anza.

A raccontare il meccanismo in aula è stato Giuseppe Garbetta, titolare della drogheria che riforniva sia l’ente (di detergenti, detersivi, acqua e altro) sia il direttore amministra­tivo e sua moglie: «In diverse occasioni la signora Rinella veniva in negozio a prendere alcuni prodotti personali e diceva di metterli sul conto della fondazione, non pagando. A fine mese, nella fattura che presentavo a Longo, quei prodotti venivano sostituiti con altri utili alla Fondazione, come ad esempio bottiglie d’acqua. Il pagamento avveniva con bonifico pochi giorni dopo». Fatture da almeno 5 mila euro al mese, di cui almeno 1.500 per

prodotti «ad appannaggi­o esclusivo» (scrive il pm Fabio Buquicchio nell’accusa) dei coniugi. «Longo e Rinella, quando passavano personalme­nte dal negozio, prendevano solo prodotti per uso personale», ha aggiunto Garbetta. «La merce che serviva alla Fondazione veniva consegnata da noi, o direttamen­te al Petruzzell­i o in altri luoghi della città in cui si svolgevano prove per gli spettacoli teatrali». Garbetta, per cui è stata archiviata l’accusa di peculato, è stato sentito come testimone assistito dal suo legale, Gianluca Loconsole.

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Vito Longo, ex manager al Petruzzell­i

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