Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Porsche, Mercedes e Audi comprate dall’estero Blitz a Cerignola: è stata evasa Iva per 11 milioni

Dopo le verifiche fiscali coinvolti 21 tra titolari di concession­arie e di agenzie di pratiche

- Luca Pernice

Importavan­o auto di grossa cilindrata e molto costose - Lamborghin­i, Porsche, Audi, Bmw, Mercedes che riuscivano poi a vendere in gran parte d’Italia senza versare l’Iva per una truffa di undici milioni di euro. Un sistema illegale scoperto dai militari della Guardia di finanza che a Cerignola hanno eseguito sette provvedime­nti interditti­vi, quattro di sequestro preventivo e anche per equivalent­i nei confronti di amministra­tori di concession­arie e agenzie pratiche auto coinvolte, dice l’accusa, nell’illecita importazio­ne e commercial­izzazione nel territorio nazionale di autovettur­e provenient­i dall’estero.

Ventuno, in tutto, le persone denunciate all’autorità giudiziari­a, tra cui dodici rappresent­anti legali di autoconces­sionarie e cinque titolari di agenzie di pratiche automobili­stiche. Al termine delle indagini la procura ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminar­e del tribunale di Foggia il sequestro di tre immobili, nove autovettur­e, disponibil­ità finanziari­e e quote societarie nella disponibil­ità degli indagati.

Stando a quanto emergo dall’attività investigat­iva sarebbero 147 le automobili tutte di marche molto importanti e, soprattutt­o, molto costose - importate dall’estero e vendute poi in Italia. Le indagini della Procura di Foggia hanno preso il via dopo una verifica fiscale che ha fatto emergere la truffa che, stando alle valutazion­i degli inquirenti, sarebbe stata messa a segno dal titolare di una società di Cerignola, con la collaboraz­ione dei titolari di alcune agenzie pratiche auto e di alcune concession­arie con sedi non solo in Puglia, ma anche in Basilicata e Umbria. Inoltre, la truffa sarebbe stata resa possibile emettendo fatture per operazioni inesistent­i, firme false sulla documentaz­ione necessaria per la richiesta di immatricol­azione da parte dei clienti che acquistano i veicoli e presentand­o anche documenti di identità contraffat­ti.

Non è la prima volta che in Puglia viene messa a segno una simile truffa. Alcuni anni fa, sempre le fiamme gialle, scoprirono un sistema di importazio­ne e vendita di auto di grossa cilindrata del valore di 74 milioni per una truffa di quasi dodici milioni di Iva non versata nelle casse dello Stato italiano. In quella occasione il gruppo era guidato da due napoletani, che importava auto di grossa cilindrata e di marca come Bmw e Mercedes da Germania, Spagna e Belgio omettendo di pagare l’Iva allo Stato italiano.

Tutto grazie alla compiacenz­a di alcune concession­arie pugliesi che si sarebbero prestate alla vendita delle automobili.

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I controlli sui documenti delle vetture sono stati condotti dalla Guardia di finanza

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