Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il San Severo? Soltanto sconfitte e 105 reti subite
SAN SEVERO Soltanto sconfitte in campionato, alcune a suon di gol, ma i ragazzi del San Severo (Eccellenza pugliese) sono encomiabili per impegno, dedizione e lealtà sportiva. Pur sapendo qual è il destino segnato della loro squadra, votata alla retrocessione, scendono in campo animati da tanto coraggio. Ultimo posto in classifica a zero punti, con 105 reti subite e appena 5 realizzate. Senza voler scomodare il proverbiale motto decubertiano, mai come questa volta l’importante è partecipare e onorare la gloriosa maglia giallogranata. Il blasone della società di calcio nel cuore della Daunia, che nel 2022 ha festeggiato il centenario, si è improvvisamente offuscato il 13 ottobre scorso quando lo storico gruppo dirigente che per 15 anni ha retto le sorti del club, disputando anche 5 stagioni in serie D, ha annunciato il proprio disimpegno non avendo ricevuto l’auspicato sostegno economico da imprenditori e sponsor. Così il San Severo, dopo aver smantellato l’organico che aveva comunque sempre perso nelle prime 5 giornate, è finito nei piedi dei suoi validi under (nati dal 2002 al 2007) che al sabato disputano il torneo juniores e alla domenica affrontano avversari anche quotati in Eccellenza. Una ventina di virgulti sanseveresi, oltre ad alcuni dei paesi limitrofi, che tengono vivo il calcio locale, guidati dal giovane tecnico Antonio Napolitano e dal preparatore dei portieri Marcello Ciofi, 66 anni, autentica bandiera giallogranata con oltre 30 campionati alle spalle. «Questi ragazzi stanno facendo qualcosa di eccezionale mostrando attaccamento ai colori sociali, dignità e senso di appartenenza – sottolinea il 26enne allenatore Antonio Napolitano -. Per di più ci sono anche difficoltà organizzative per l’assenza di dirigenti. Riusciamo a giocare in trasferta grazie all’aiuto di alcuni genitori dei nostri atleti e a qualche piccolo sponsor». Un’esperienza singolare anche se non facile per il peso della responsabilità. «Sono juniores solo sulla carta perché hanno carattere – aggiunge Napolitano -. Si allenano senza lesinare energie. L’obiettivo è portare avanti il nome di San Severo e salvaguardare il titolo di Promozione, nella speranza che l’anno prossimo ci sia qualcuno disposto a rilanciare il calcio nella nostra città».