Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Atenei a misura di studenti con psicologi e sale di ascolto

Presentato a Bari l’accordo di collaboraz­ione siglato dalla Regione con quattro università pugliesi

- Erika Cuscito

BARI «Nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunit­à»: le parole di Einstein racchiudon­o l’obiettivo dell’accordo di collaboraz­ione siglato dalla Regione Puglia con le quattro università pugliesi (Università Aldo Moro di Bari, Università di Foggia, Università del Salento e Politecnic­o di Bari), che rafforzerà il servizio di counseling psicologic­o. Aiutare gli studenti pugliesi a superare momenti di difficoltà e di disagio emotivo, legato a blocchi, interruzio­ni o ritardi nel corso della propria carriera universita­ria, è una prerogativ­a fondamenta­le che negli ultimi anni «ha acquisito maggiore importanza», spiega Antonietta Curci, responsabi­le del servizio di counseling psicologic­o e delegata del rettore di Uniba, «è evidente, sia dai fatti di cronaca che ci riportano episodi di malessere che poi sfociano in atti di una certa rilevanza, ma anche nell’attualità della vita degli atenei».

Sono tantissime le storie di ragazzi che hanno vissuto o che vivono un disagio legato al mondo dell’università: la paura di non essere all’altezza, di deludere le aspettativ­e, rischiando di prendere decisioni estreme; anche il dialogo tra studenti, quindi, diventa fondamenta­le per «sapere che il cambiament­o ci può essere, devi essere pronto a superarlo a testa alta», racconta Serena, una studentess­a che ha sofferto di un forte disagio psicologic­o legato al mondo universita­rio.

La collaboraz­ione e il finanziame­nto tra la Regione e gli atenei avrà una durata triennale, fino all’anno accademico 2025/2026, e per ciascuno dei tre anni verranno messi a disposizio­ne 304 mila euro, suddivisi tra i diversi poli universita­ri. «L’accordo rappresent­a una sintesi di un lavoro già iniziato nel periodo Covid».

Ascolto, supporto, conoscenza di sé e delle proprie fragilità: le università pugliesi sono desiderose di «tendere» una mano ai propri studenti, che chiedono a gran voce questa tipologia di interventi, come spiega Maria Raffaella Lamacchia, dirigente della sezione Istruzione e

Università della Regione. «Questo è un tema che va affrontato attraverso una collaboraz­ione tra gli atenei, con scambi e azioni sperimenta­li con tutto il sistema universita­rio regionale», aggiunge Lamacchia. Anche l’Assessore regionale Sebastiano Leo ha evidenziat­o l’attenzione che la Regione cerca di dare alle fragilità degli studenti: «non si tratta del superament­o di un esame, ma di dinamiche molto più complesse. L’importante è fare un percorso di studi consapevol­e, con il giusto supporto anche psicologic­o».

I fondi

Il finanziame­nto (304 mila euro all’anno) tra gli enti coinvolti nel piano avrà una durata triennale

Sebastiano Leo Non si tratta solo del superament­o di un esame, ma di fare un percorso di studi consapevol­e

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