Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Corvino: «Ottimo girone d’andata E lottiamo contro troppi giganti»

Lecce, il direttore generale si dice «basito dalle critiche» e contrattac­ca

- di Claudio Tadicini

LECCE «Nel settore giovanile fanno leggi ad hoc per metterci in difficoltà, perché non va bene che il Lecce vinca lo scudetto con gli stranieri. In un calcio globalizza­to abbiamo il diritto di andare dove vogliamo per prendere le migliori potenziali­tà, con le nostre possibilit­à: se i grandi club vengono a rubare le potenziali­tà locali, noi non partecipia­mo con le pippe che ci lasciano gli altri». Arriva a margine della presentazi­one di Santiago Pierotti (esterno offensivo di 22 anni, ingaggiato a titolo definitivo dal Colon fino a giugno 2027) la «stoccata» di Pantaleo Corvino alla Lega Serie A, con cui il direttore dell’area tecnica gialloross­a critica duramente la modifica del regolament­o del campionato italiano di Primavera 1, vinto lo scorso anno proprio dal Lecce schierando in finale una squadra di soli stranieri.

Le «leggi ad hoc» di cui parla Corvino sono quelle che, a partire dalla stagione in corso, prevedono l’inseriment­o graduale (tra i 22 calciatori in distinta) di almeno 5 giocatori «local» (di almeno 12 anni, tesserati dal club per due stagioni anche per altre società affiliate alla Figc) e di almeno 5 giocatori convocabil­i nelle rappresent­ative della Nazionale italiana. Numeri «imposti» da regolament­o che, per entrambe le tipologie, saliranno a 8 e 10 nel biennio successivo. E che mirano ad incoraggia­re i club ad investire su giovani calciatori italiani piuttosto che su stranieri, strada invece battuta con sapienza (anche per convenienz­a) da Corvino, conclamato scopritore di giovani talenti, e dal club salentino.

Dopo lo sfogo, è stato il tempo del bilancio del girone d’andata, concluso con un bottino di 21 punti. Un bilancio positivo perché in linea con la media salvezza, ma non scontato per un club che vuole mantenere la sua sostenibil­ità, continuare a crescere e raggiunger­e risultati sportivi: «È importante l’obiettivo, ma è ancora più importante il percorso per raggiunger­lo, senza lasciare strascichi economici che rischiano di alterare il futuro del club», ha ribadito Corvino, ricordando che il Lecce si «confronta e lotta con assetti societari forti, che dispongono di risorse economiche stratosfer­iche».

Al dirigente salentino non vanno giù le critiche sugli scarsi risultati in trasferta (zero vittorie) e la sterilità dell’attacco. E ne fa, ancora una volta, una questione di ingaggi: «Resto basito quando sento queste critiche. Abbiamo perso, quasi sempre di misura, contro squadre con monte ingaggi dai 70 ai 120 milioni di euro. E ottenuto in casa 10 punti contro squadre che hanno un monte ingaggi superiore al nostro. Dove sta mancando questa squadra?».

Riguardo al mercato invernale, si proverà a migliorare la squadra cogliendo le «opportunit­à» che dovessero emergere. Sul fronte partenze, invece, Corvino e Trinchera sono stati chiari: «Nessuno è incedibile, se qualcuno non è soddisfatt­o venga a dircelo e ne parleremo. Strefezza? Se non dovesse essere più contento di competere con i compagni e dovesse presentars­i qualche squadra, valuteremo insieme l’offerta nell’interesse di tutti».

❞ Nel settore giovanile fanno leggi ad hoc per metterci in difficoltà togliendoc­i il serbatoio estero

❞ Sul mercato invernale cercheremo eventuali opportunit­à Nessuno è incedibile, gli scontenti vadano via

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Pantaleo Corvino ha tenuto ieri una conferenza stampa dai toni polemici

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