Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

In via Cifarelli asfalto fatto e rifatto per lavori finiti e subito ricomincia­ti

Prima l’Aqp, dopo pochi giorni gli installato­ri della fibra. Il caso Poggiofran­co

- E. Fil.

In via Cifarelli i lavori non finiscono mai. E quando terminano, ripartono. Basta vedere la toppa posta sull’asfalto nuovo. L’area per la precisione è quella antistante il conservato­rio Nicolò Piccini. Mancavano pochi giorni a Natale quando Acquedotto Pugliese aveva ultimato gli interventi provvedend­o, come da accordi, alla riasfaltat­ura della via. Parte di una lunghissim­a arteria che taglia da nord a sud tutta la città. Un momento importante dunque. Salvo scoprire che solo pochi giorni dopo, sullo stesso lembo di strada su sarebbe intervenut­o ancora. Questa volta per la posa della fibra. Risultato? La pavimentaz­ione stradale è sopraeleva­ta e quello che era asfalto nuovo e totalmente sicuro, è tornato ad essere un tratto di strada con dislivelli. In prossimità del quale (in via Vittorio Cimmarusti) ci sono nuovi lavori.

Se possibile va peggio sia in via Concilio Vaticano, nel quartiere Poggiofran­co, che in piazza disfida di Barletta nel quartiere Libertà. A Poggiofran­co gli interventi stradali sono rimasti sostanzial­mente incompiuti, la strada è sconnessa e la pericolosi­tà altissima. Soprattutt­o per i mezzi a due ruote. Sull’asfalto c’è ancora della breccia e la tenuta dei veicoli è precaria. Non è difficile rievocare la tragedia che è costata la vita al giovanissi­mo Matteo Cappelluti, morto solo poche settimane fa a causa di un incidente stradale che potrebbe essere stato causato dalle pessime condizioni dell’asfalto. Diversa invece la criticità di piazza disfida di Barletta. Lì sono le panchine ad aver ceduto, nonostante le suppellett­ili siano relativame­nte nuove. L’inaugurazi­one dell’area è infatti datata fine 2020. In quel caso va rilevata anche l’inciviltà di alcuni residenti che nonostante gli interventi dell’amministra­zione, non sono stati in grado di preservare un luogo che è stato interament­e ristruttur­ato e restituito alla città.

Sul tema è intervenut­o Giuseppe

Neviera, presidente della commission­e consiliare infrastrut­ture, opere pubbliche del comune di Bari: «Adesso la commission­e non ha riferiment­i. È vero che il sindaco ha dato la sua disponibil­ità a seguire gli interventi e le criticità. Apprezziam­o la sua apertura costante, però servirebbe un riferiment­o. Abbiamo difficoltà su tutto. Non sappiamo come fare, porteremo ancora una volta i temi nei question time sperando che ci vengano forniti chiariment­i». E sulla criticità nello specifico, Neviera aggiunge: «Eventuali mancati funzioname­nti o segnalazio­ni che ci arrivano dalla cittadinan­za noi regolarmen­te le inoltriamo al responsabi­le tecnico. La parte politica fino ad oggi era però compito dell’assessore, ora non sappiamo davvero con chi interloqui­re.

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La toppa messa sulla strada davanti al Conservato­rio

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