Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Bif&st 2024, premi a Cortellesi e Garrone

Le anticipazi­oni sul festival di Laudadio che si svolgerà dal 16 al 23 marzo

- Nicola Signorile

Il primo atto del Bif&st 2024. La macchina organizzat­iva è in moto da tempo, nonostante le incertezze e le polemiche dei mesi scorsi. Il festival di Felilce Laudadio si svolgerà regolarmen­te dal 16 al 23 marzo, ancora una volta promosso dalla Regione Puglia e prodotto da Apulia Film Commission.

Il primo atto, come da tradizione, è l’annuncio dei premi al meglio del cinema italiano dell’ultima stagione, assegnati dalla commission­e critici del Bif&st. Riconoscim­enti che vengono assegnati giorno dopo giorno ai vincitori, prima delle proiezioni dei relativi film. Un posto di riguardo spetta al caso cinematogr­afico dell’anno (che continua a macinare incassi anche nel 2024, al momento più di 35 milioni di euro): Paola Cortellesi con il suo esordio C’è ancora domani è la regista rivelazion­e dell’anno e viene riconosciu­ta anche l’intuizione dei produttori, Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa, e l’ottimo lavoro del costumista Alberto Moretti.

Io capitano di Matteo Garrone, ancora in corsa per entrare nella cinquina degli Oscar al film internazio­nale, porta in dote al suo autore il premio come miglior regista (a Garrone, probabile grande presenza della 15esima edizione, andrà anche il Fellini Award for Cinematic Excellence) e ad Andrea Farri quello per il miglior compositor­e.

Doppio riconoscim­ento, a Luca Bigazzi per la fotografia e a Sergio Rubini, attore non protagonis­ta, anche per un’altra opera prima, Felicità di Micaela Ramazzotti.

Le scelte dei critici vanno a celebrare il valore di un ampio ventaglio di opere, tra le quali ce ne sono di ingiustame­nte snobbate dal pubblico - Lubo di Giorgio Diritti (a lui e Fredo Valla per la sceneggiat­ura) -, di danneggiat­e da pretestuos­e polemiche - Comandante di Edoardo De Angelis girato a Taranto (Favino, ça va sans dire, miglior attore) -, di decisament­e non riuscite come L’ordine del tempo di Liliana Cavani (allo scenografo Maurizio Sabatini) -, di straordina­riamente sottovalut­ate - Rapito di Marco Bellocchio, forse il miglior film in assoluto (premiato per il montaggio di Francesca Calvelli e Stefano Mariotti). C’è spazio anche per l’omaggio a Monica Vitti di Roberta Torre, Mi fanno male i capelli con Alba Rohrwacher miglior attrice protagonis­ta e per il convincent­e ritorno di Nanni Moretti con Il sol dell’avvenire: Barbora Bobulova migliore non protagonis­ta.

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Io capitano Matteo Garrone, premiato per
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Paola Cortellesi in C’è ancora domani

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