Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Una «non-scuola» aperta al pubblico e ricca d’iniziative
Abbiamo conosciuto un imprenditore esperto di un particolare settore, quello che riguarda l’arte di preparare i cocktail, ovvero la mixology. Si chiama Claudio Lepore, e ha iniziato a lavorare prestissimo tra la Puglia e Riccione, una volta ottenuto il diploma all’Istituto alberghiero. E se in Emilia-Romagna dopo le cosiddette stagioni è arrivato a gestire un locale in proprio, anche a Bari ha affrontato un significativo percorso lavorativo, fino alla conquista del ruolo di bar manager in diversi club esclusivi in città. Stiamo parlando tuttavia di traguardi temporanei, di tappe intermedie destinate a risolversi nella realizzazione dell’attuale importante impresa, che rappresenta un caso unico nel capoluogo regionale. Si tratta della BarProject Academy, una scuola di formazione per figure professionali legate al mondo della ristorazione, sebbene con compiti specifici diversi: tra cucina, sala e bar.
La definizione di scuola è comunque riduttiva, come appare immediatamente evidente a chi entra per la prima volta negli ambienti interni di via Ottavio Serena 35, a due passi dal lungomare. Si potrebbe infatti pensare a una sorta di fucina di iniziative messe in atto da Claudio e dai suoi collaboratori, e che ruotano intorno alla funzione centrale dei corsi di formazione. A partire dal piccolo Shop Academy che accoglie i visitatori all’ingresso; per poi entrare in quelle che vengono utilizzate (non soltanto) come aule, e che corrispondono a una cucina moderna e attrezzata, e a un bancone bar che mette allegria. Qui si misurano le capacità dei futuri barman (o bartender che siano), e qui dal giovedì alla domenica, nelle ore serali, avviene la magica trasformazione dello stesso bancone bar nel BP Lab. Con questa sigla, che sta per laboratorio di BarProject, si intende indicare un esercizio regolarmente aperto al pubblico dove è possibile vivere l’esperienza dei cocktail concepiti per essere abbinati alle opere d’arte, o lasciarsi conquistare da esotiche miscele di caffè.
Ma non è tutto, e le chicche da scoprire non sono ancora finite. Come nel caso del Raw Bus, e cioè il punto vendita dislocato sulla vicina spiaggia di Pane e Pomodoro con proposte di street food barese (focaccia compresa). O, tornando in sede, dell’ampio salone sottostante, che ciclicamente fa da cornice all’organizzazione di eventi culturali, degustazioni di vini (o di birre artigianali), e magari anche presentazioni di libri.
Il tutto coronato dal fiore all’occhiello dell’intera attività: il biennale Splash Festival dedicato all’innovazione nell’ambito del beverage e dell’ospitalità.