Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Edilizia, falsi crediti di imposta Il gip: «Metodo spregiudicato, strategico il ruolo delle donne»
I retroscena sull’arresto dell’imprenditore Apruzzese
Per il gip del tribunale di Trani, Ivan Barlafante, i tre indagati nell’inchiesta della guardia di finanza di Barletta «Cassetto distratto», relativa a una presunta truffa da venti milioni di euro con falsi crediti di imposta, sarebbero «persone pericolose che potrebbero dar corso a ulteriori e ben più gravi condotte».
Motivo per cui si è reso necessario l’arresto e la custodia cautelare in carcere del 46enne di Andria Graziano Apruzzese e la misura del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale per la moglie Santa Lasorsa e per la 32enne Vittoria Managò, entrambi amministratrici di società coinvolte nell’inchiesta. Tutti sono accusati di truffa e reati tributari e fallimentari ma la mente del sodalizio sarebbe quella di Graziano Apruzzese: «Si deve stigmatizzare la particolare spregiudicatezza criminale di Apruzzese estrinsecata nel ricorso a continui e ripetuti atti di cessione sia delle quote societarie che della proprietà e della gestione dei rami di azienda, utilizzando abitualmente teste di legno compiacenti (tra cui la 32enne) e vari escamotage al fine di dissimulare la riconducibilità a sé dell’amministrazione e della stessa titolarità delle aziende», scrive nell’ordinanza cautelare il gip.
Le due donne, pur avendo avuto un ruolo non da protagonista nella vicenda, «hanno concretamente consentito» al 46enne «di realizzare i reati ascritti in considerazione della posizione subalterna rispetto all’uomo a cui sono legate, rispettivamente, da rapporto di lavoro subordinato e da coniugio».Si evidenzia inoltre che Apruzzese avrebbe «mediante comando da remoto, avviato la procedura di blocco di attivazione ed inizializzazione dei dati» contenuti nel suo portatile rendendo impossibile «procedere alle operazioni tecniche di copia forense» e di fatto cancellando i file conservati nella memoria del computer. Intanto la Multicedi srl, titolare del marchio Decò, puntualizza che Graziano Apruzzese non è il proprietario della catena di supermercati né ha alcuna carica societaria all’interno della Multicedi, essendo legato all’azienda da un semplice contratto di affiliazione e somministrazione merci.