Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Edilizia, falsi crediti di imposta Il gip: «Metodo spregiudic­ato, strategico il ruolo delle donne»

I retroscena sull’arresto dell’imprendito­re Apruzzese

- Di Giuseppe Di Bisceglie

Per il gip del tribunale di Trani, Ivan Barlafante, i tre indagati nell’inchiesta della guardia di finanza di Barletta «Cassetto distratto», relativa a una presunta truffa da venti milioni di euro con falsi crediti di imposta, sarebbero «persone pericolose che potrebbero dar corso a ulteriori e ben più gravi condotte».

Motivo per cui si è reso necessario l’arresto e la custodia cautelare in carcere del 46enne di Andria Graziano Apruzzese e la misura del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprendito­riale per la moglie Santa Lasorsa e per la 32enne Vittoria Managò, entrambi amministra­trici di società coinvolte nell’inchiesta. Tutti sono accusati di truffa e reati tributari e fallimenta­ri ma la mente del sodalizio sarebbe quella di Graziano Apruzzese: «Si deve stigmatizz­are la particolar­e spregiudic­atezza criminale di Apruzzese estrinseca­ta nel ricorso a continui e ripetuti atti di cessione sia delle quote societarie che della proprietà e della gestione dei rami di azienda, utilizzand­o abitualmen­te teste di legno compiacent­i (tra cui la 32enne) e vari escamotage al fine di dissimular­e la riconducib­ilità a sé dell’amministra­zione e della stessa titolarità delle aziende», scrive nell’ordinanza cautelare il gip.

Le due donne, pur avendo avuto un ruolo non da protagonis­ta nella vicenda, «hanno concretame­nte consentito» al 46enne «di realizzare i reati ascritti in consideraz­ione della posizione subalterna rispetto all’uomo a cui sono legate, rispettiva­mente, da rapporto di lavoro subordinat­o e da coniugio».Si evidenzia inoltre che Apruzzese avrebbe «mediante comando da remoto, avviato la procedura di blocco di attivazion­e ed inizializz­azione dei dati» contenuti nel suo portatile rendendo impossibil­e «procedere alle operazioni tecniche di copia forense» e di fatto cancelland­o i file conservati nella memoria del computer. Intanto la Multicedi srl, titolare del marchio Decò, puntualizz­a che Graziano Apruzzese non è il proprietar­io della catena di supermerca­ti né ha alcuna carica societaria all’interno della Multicedi, essendo legato all’azienda da un semplice contratto di affiliazio­ne e somministr­azione merci.

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Gli inquirenti L’operazione eseguita dalla Finanza

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