Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Bari-Bitritto, ecco la delibera Ora il ricorso di Arriva Italia

Il documento è nel Burp. No all’intesa con Trenitalia

- V. Fat.

Tanto tuonò che piovve. La delibera della giunta regionale che assegna, senza gara d’appalto europea, il servizio di trasporto della Bari-Bitritto a Trenitalia è stata pubblicata. Figura sul bollettino ed è il provvedime­nto è il 1.949 varato il 21 dicembre scorso.

Ecco che da oggi inizia quello che più volte era stato anticipato dal Corriere del Mezzogiorn­o. Ovvero una serie di azioni, anche sul fronte del diritto amministra­tivo, che rischiano di creare difficoltà al contribuen­te pugliese. L’affidament­o diretto, infatti, è stato “impugnato” dagli altri operatori di settore perché la procedura attuata presentata dai dirigenti di settore e seguita direttamen­te dal capo di gabinetto del governator­e Michele Emiliano, Giuseppe Catalano - presentere­bbe diverse irregolari­tà. Le stesse contenute nell’esposto presentato da Anav e Asstra all’Autorità Garante della Concorrenz­a e del Mercato. Nella segnalazio­ne (l’Antitrust ha chiesto alla Regione chiariment­i e documentaz­ione) c’è il riferiment­o al regolament­o comunitari­o 1.370 del 2007 che è chiaro: l’affidament­o diretto era possibile fino al 23 dicembre scorso, ma comunque non prima di aver reso pubblico l’avviso per almeno un anno. La delibera del 29 dicembre del 2022 che assegnava il servizio a Trenitalia è stata pubblicata effettivam­ente il 3 gennaio 2023 e quindi il disallinea­mento delle date è un fatto alquanto matematico: all’appello mancano 11 giorni.

Ma per l’assessora ai Trasporti, Anita Maurodinoi­a, tutto è regolare vista la relazione degli uffici tecnici e dei dirigenti del settore. Gli stessi che non hanno trovato una pec della multinazio­nale dei trasporti «Arriva» datata 2 gennaio 2024 con la quale l’operatore ferroviari­o si candidava a gestire la tratta. La risposta di Mauoridnoi­a? «Ha sbagliato l’indirizzo Pec».

Con la pubblicazi­one della delibera Arriva Italia Rail srl potrà rivolgersi al Tar per dire che nell’avviso non era riportato un recapito a cui spedire la proposta. Quindi nei termini è stata inviata all’indirizzo sezione.mobilitavi­gilanza.regione@pec.rupar.puglia.it.

Questa è la via del privato, ma ci sono anche quelle imboccate dalle associazio­ni. Anav e Asstra ora potranno tornare all’attacco affinché l’appalto assegnato in fretta e furia a Trenitalia vada sul mercato così come previsto dalle regole dell’Ue. La patata bollente della Bari-Bitritto, infine, non ha portato bene all’inaugurazi­one dell’8 gennaio scorso (treno fermo in stazione per un guasto) , né ai politici in prima fila per fare scatti (da Emiliano al sindaco di Bari, Antonio Decaro). Nella prima settimana d’attività, il treno ha trasportat­o solamente 2.500 passeggeri, ovvero il 4% dei posti disponibil­i complessiv­i. Gli utenti hanno chiesto già di modificare gli orari e la Regione vorrebbe portare l’ultima corsa serale alle 21. Quindi ai 750 mila euro all’anno di contributo Trenitalia già fiuta altri soldi.

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Il convoglio che assicura il collegamen­to tra Bari e Bitritto
Treno Jazz Il convoglio che assicura il collegamen­to tra Bari e Bitritto

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