Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Bari, processo a Marino «Quei cambi inopportun­i»

Brucia ancora la rimonta dal 2-0 al 2-2 subita in casa dell’Ascoli Totò Lopez: «Primo tempo ben giocato, poi il blackout»

- Pasquale Caputi

Un pareggio subìto inopinatam­ente, quando la strada pareva essere in discesa e ci si illudeva di un clamoroso riavvicina­mento in zona play off. Invece ad Ascoli il Bari si è dovuto piegare per l’ennesima volta alla doccia fredda dei punti gettati alle ortiche. Doppio vantaggio, nel contesto di una prestazion­e strappa applausi, ma ultimi venti minuti sciagurati per un 2-2 che regala solo amarezza.

Sul banco degli imputati stavolta è finito Pasquale Marino. L’allenatore siciliano, capace di regalare frizzantez­za e intraprend­enza ai biancoross­i, si è fatto tentare dal meno «mariniano» dei prevolta cetti: difendersi, pur essendo avanti 2-0. Si spiega così il doppio cambio che a mezz’ora dalla fine ha portato alla sostituzio­ne di Nasti e Kallon per Puscas e Pucino. E se era altamente prevedibil­e l’ingresso del romeno dopo le fanfare del suo arrivo, assai meno facile era profetizza­re l’uscita di Kallon, ancora una efficace dopo l’esordio con la Ternana, per il difensore Pucino. Una scelta conservati­va che non solo non ha dato i frutti sperati ma, ironia della sorte, ha quasi punito le paure dei pugliesi, visto che è stato proprio Pucino a causare il calcio di rigore che ha riaperto il match. «Peccato – ha commentato Totò Lopez, vecchia bandiera e grande tifoso del Bari, sempre attento alle sorti dei “galletti” – perché il primo tempo era stato promettent­e e ben giocato. Invece all’improvviso si è spenta la luce. Il Bari non ha avuto la forza di chiudere il match e di gestire il risultato parziale. Questo anche a causa dei cambi. Non si può sostituire Kallon, unico a fare la differenza con i suoi spunti, i suoi dribbling, la sua velocità».

In effetti l’ex Verona anche domenica, come sette giorni prima, si è messo in evidenza con l’assist per la rete di Edjouma. E complessiv­amente ha dimostrato di avere nelle corde le qualità per rivelarsi fondamenta­le nel tridente di Marino. «Mi aveva impression­ato al suo esordio e ha confermato tutto ad Ascoli – ha concluso Lopez – Ma poi, perché sostituire un attaccante che, con la sua velocità e la possibilit­à di far male e chiudere i conti in contropied­e, avrebbe potuto essere prezioso? Le scelte di Marino stavolta non hanno premiato. E credo che questo pareggio dipenda soprattutt­o dagli errori del tecnico siciliano».

Un peccato, al di là delle responsabi­lità, perché con l’intera posta in palio il Bari avrebbe agganciato il Brescia all’ottavo posto, e se è vero che le chance di entrare in zona play off restano intatte, la delusione per l’ennesima opportunit­à sprecata contro un avversario assolutame­nte alla portata è enorme. Si pensi al pareggio subìto a tempo scaduto con la Sampdoria, alla sconfitta nei minuti finali con lo Spezia, al doppio vantaggio sciagurata­mente sprecato con la Feralpisal­ò. Una cattiva abitudine che inizia a pesare, come la classifica anonima.

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Pasquale Marino allenatore del Bari Criticate alcune scelte contro l’Ascoli
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Totò Lopez ex centrocamp­ista

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