Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Bari, processo a Marino «Quei cambi inopportuni»
Brucia ancora la rimonta dal 2-0 al 2-2 subita in casa dell’Ascoli Totò Lopez: «Primo tempo ben giocato, poi il blackout»
Un pareggio subìto inopinatamente, quando la strada pareva essere in discesa e ci si illudeva di un clamoroso riavvicinamento in zona play off. Invece ad Ascoli il Bari si è dovuto piegare per l’ennesima volta alla doccia fredda dei punti gettati alle ortiche. Doppio vantaggio, nel contesto di una prestazione strappa applausi, ma ultimi venti minuti sciagurati per un 2-2 che regala solo amarezza.
Sul banco degli imputati stavolta è finito Pasquale Marino. L’allenatore siciliano, capace di regalare frizzantezza e intraprendenza ai biancorossi, si è fatto tentare dal meno «mariniano» dei prevolta cetti: difendersi, pur essendo avanti 2-0. Si spiega così il doppio cambio che a mezz’ora dalla fine ha portato alla sostituzione di Nasti e Kallon per Puscas e Pucino. E se era altamente prevedibile l’ingresso del romeno dopo le fanfare del suo arrivo, assai meno facile era profetizzare l’uscita di Kallon, ancora una efficace dopo l’esordio con la Ternana, per il difensore Pucino. Una scelta conservativa che non solo non ha dato i frutti sperati ma, ironia della sorte, ha quasi punito le paure dei pugliesi, visto che è stato proprio Pucino a causare il calcio di rigore che ha riaperto il match. «Peccato – ha commentato Totò Lopez, vecchia bandiera e grande tifoso del Bari, sempre attento alle sorti dei “galletti” – perché il primo tempo era stato promettente e ben giocato. Invece all’improvviso si è spenta la luce. Il Bari non ha avuto la forza di chiudere il match e di gestire il risultato parziale. Questo anche a causa dei cambi. Non si può sostituire Kallon, unico a fare la differenza con i suoi spunti, i suoi dribbling, la sua velocità».
In effetti l’ex Verona anche domenica, come sette giorni prima, si è messo in evidenza con l’assist per la rete di Edjouma. E complessivamente ha dimostrato di avere nelle corde le qualità per rivelarsi fondamentale nel tridente di Marino. «Mi aveva impressionato al suo esordio e ha confermato tutto ad Ascoli – ha concluso Lopez – Ma poi, perché sostituire un attaccante che, con la sua velocità e la possibilità di far male e chiudere i conti in contropiede, avrebbe potuto essere prezioso? Le scelte di Marino stavolta non hanno premiato. E credo che questo pareggio dipenda soprattutto dagli errori del tecnico siciliano».
Un peccato, al di là delle responsabilità, perché con l’intera posta in palio il Bari avrebbe agganciato il Brescia all’ottavo posto, e se è vero che le chance di entrare in zona play off restano intatte, la delusione per l’ennesima opportunità sprecata contro un avversario assolutamente alla portata è enorme. Si pensi al pareggio subìto a tempo scaduto con la Sampdoria, alla sconfitta nei minuti finali con lo Spezia, al doppio vantaggio sciaguratamente sprecato con la Feralpisalò. Una cattiva abitudine che inizia a pesare, come la classifica anonima.