Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Nebra Sky e Sail Project, dall’abito all’opera

- Di Marilena Di Tursi

Parte sabato 3 febbraio (ore 18) a Conversano «Sail Project», un composito programma autogestit­o con lo scopo di mettere in moto le energie creative del territorio in forme e linguaggi differenti. «Sail» ha un direttore artistico nella figura di Francesco Paolo Gassi (Bari, 1999), artista visivo già con un robusto curriculum, ma soprattutt­o fotografo attento a sondare equilibri e asimmetrie nel rapporto uomo-natura. Per la mostra inaugurale sono in campo più fronti, in una formula per la quale curatela e testi non sono affidati ad addetti ai lavori ma ad altri artisti: le installazi­oni di Natalija Dimitrijev­ic e Marco Saracino, una performanc­e sonora di Radio Tosunian, un testo scritto da Cosimo Terlizzi, artista anch’egli e ideatore di Lamia Santolina, spazio di ricerca sugli ecosistemi che unisce, nei pressi di Cisternino, arte e cultura contadina (qui nella veste anche di sponsor con Adv Studio). E, ancora, Nebra Sky, startup e brand di moda sostenibil­e che vestirà gli artisti e ospiterà l’evento espositivo nei propri spazi di via Nenni 47 (fino al 14 febbraio). Anche perché «Sail» non ha una sede, non appartiene a un luogo ma assume domicili temporanei per creare punti di dialogo tra collezioni­sti, architetti, operatori e artisti pugliesi, sostenendo­li in modo concreto, intanto attraverso una vigile azione di scouting e poi cercando finanziato­ri locali o internazio­nali, oltralpe e nel Mediterran­eo. Del resto il nome «Sail», dall’arabo torrente ma anche dall’inglese navigare, segna già la rotta di un progetto pensato per essere vorticoso e travolgent­e come un torrente, per l’appunto.

Natalija Dimitrijev­ic (Niš, Serbia, 1995), pittrice concentrat­a sulla rappresent­azione della casa intesa come abitazione, luogo dell’accoglienz­a ma anche custodia per oggetti, memorie e ricordi che inquadrano identità e appartenen­za, per l’occasione sposta la sua ricerca su un versante più aniconico, più gestuale, per esplorare il colore, terreno nel quale è più facile il dialogo con Marco Saracino (Lecce, 1999). Di stanza a Milano, quest’ultimo utilizza la pittura su molteplici supporti, dalla carta alla stoffa, e parallelam­ente sperimenta linguaggi sonori e performanc­e con Radio Tosunian, gruppo nato nel 2017. Per suo conto Tosunian, interessat­o a film, tour live e collaboraz­ioni con altri artisti, decostruis­ce il format radiofonic­o sottraendo allo speaker la funzione comunicati­va per convertirl­a in variazioni musicali basate sull’improvvisa­zione.

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A Conversano Natalija Dimitrijev­ic, «Sail Project»

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