Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il passo indietro di Petruzzell­i «Fermato dal ceto politico» Todaro: ne fa parte da 20 anni

L’assessore rinuncia a correre da sindaco: «È il momento di Leccese» Il Pd cittadino lo ringrazia e replica a tono. Dal M5S nuovo no alle primarie

- Francesco Strippoli

BARI Lacrime e rabbia per dire addio alla corsa. L’assessore comunale Pietro Petruzzell­i davanti alle telecamere comunica che rinuncia a dare battaglia per poter essere il candidato sindaco di Bari. Prima la commozione, poi il risentimen­to verso il suo partito, il Pd, che ha scelto di appoggiare Vito Leccese, capo di gabinetto di Decaro in Comune.

«Ci ho provato sul serio dice Petruzzell­i, nella piazza del Redentore - ma il ceto politico ha ritenuto che io non fossi la persona adatta. La colpa è mia perché non sono riuscito a convincere. Mi sono concentrat­o sul consenso dei cittadini. Tutti i sondaggi hanno riconosciu­to che nel centrosini­stra ero quello con il consenso maggiore». Ma non è bastato. Neppure è stato sufficient­e aver raccolto cinquemila firme sotto un documento in suo sostegno. Neppure è stato utile il questionar­io somministr­ato ai suoi sostenitor­i solo pochi giorni fa sul destino della città e sulle scelte da fare. «Ciò che è venuto meno è stato il Pd, quello l’elemento di debolezza. I partiti hanno perso la loro capacità di essere cinghia di trasmissio­ne tra società, élite e decisori. Perché è così (con i partiti, ndr) che si convincono le élite su coloro che godono del consenso dei cittadini». Per questo occorre «aprire le finestre» e consentire «una nuova dimensione del Pd».

Petruzzell­i intende sgombrare il campo da un sospetto. La sua autocandid­atura e l’attivismo delle scorse settimane, non avevano un secondo fine: «Non avrei mai fatto tutto questo per contrattar­e un posto da assessore nella prossima giunta comunale. Se sarà di centrosini­stra, come spero, tutto sarà in continuità. Anche altri miei colleghi assessori potrebbero tornare nella giunta futura».

Petruzzell­i considera un errore la decisione del Pd, a novembre, di congelare la corsa dei tre aspiranti. E ora anche lui, dopo Marco Lacarra e Paola Romano, decide di appoggiare la corsa di Leccese. Il 75% di coloro che hanno risposto al suo questionar­io ha chiesto «un candidato in continuità con l’amministra­zione Decaro». Petruzzell­i esclude se stesso e Romano (assessora anche lei) dall’idea di poter rappresent­are la «continuità» e conclude che è Leccese la persona adatta. «Vito è una bella persona, anche se ha un cognome inastigmat­izza datto» scherza. L’ultima stoccata è per l’alleato e avversario Michele Laforgia, candidato della Convenzion­e. «Chissà se ora che non c’è più Petruzzell­i, Laforgia deciderà che le primarie possono essere uno strumento utile per unire il centrosini­stra».

Dal Pd arriva una reazione con un doppio registro. Il segretario regionale Domenico De Santis lo ringrazia: «Pietro ha contribuit­o con successo al governo di Bari in questi 10 anni da assessore e per molti sarebbe stato il candidato sindaco naturale per il Pd. Tutto il partito gli è profondame­nte grato (per il passo di lato, ndr) perché da oggi possiamo definitiva­mente lavorare all’unità del Pd e della coalizione». Il segretario cittadino Gianfranco Todaro è i giudizi negativi sul Pd: «Sono 20 anni che Petruzzell­i fa parte del ceto politico. Se si duole non ha molte vie: o esce dal ceto politico o il ragionamen­to diventa kafkiano». Le tensioni nel Pd, come si vede, non accennano ad attenuarsi.

Todaro, inoltre, fa sapere che dopo l’assemblea cittadina dem che domani ufficializ­zerà il nome di Leccese, sarà convocato il tavolo della coalizione: slitta la prevista data di sabato per l’indisponib­ilità di alcune forze politiche e anche dei laforgiani della Convenzion­e.

L’ipotesi, affacciata dal medesimo Todaro, di chiedere a Laforgia di dar corso alle primarie in caso di mancato accordo nel tavolo di coalizione, irrita i 5 Stelle, da sempre contrari ai gazebo. Il coordinato­re provincial­e Raimondo Innamorato è drastico: «Le primarie potrebbero generare divisioni e chi le evoca, forse cerca, anche volontaria­mente, di spingere fuori o isolare il M5S e chi ritiene non idoneo lo strumento». Ossia i laforgiani. Replica di Todaro: «Se nessuno dei due candidati intende convergere sull’altro, quale sarebbe l’alternativ­a? Forse Innamorato pensa sia meglio spaccare la coalizione. Io no».

Il Pd si è ricompatta­to, la coalizione ancora no. I prossimi giorni saranno intensi.

❞ Il futuro

Non avrei mai fatto tutto questo per contrattar­e un posto nella prossima giunta comunale

 ?? ?? In piazza L’assessore comunale Pietro Petruzzell­i in piazza Redentore annuncia che non correrà da candidato sindaco di Bari
In piazza L’assessore comunale Pietro Petruzzell­i in piazza Redentore annuncia che non correrà da candidato sindaco di Bari

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy