Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La Luiss lancia due nuovi corsi e punta sull’intelligenza artificiale
Fino al 12 febbraio aperte le iscrizioni ai test di ammissione
BARI Intelligenza artificiale, sostenibilità e innovazione. Il futuro delle professioni è ormai strettamente legato a queste tre componenti, al punto che un numero sempre maggiore di studenti pugliesi scelgono di specializzarsi in università che abbiano orientato la loro didattica e la loro attività di ricerca alle nuove esigenze di aziende ed istituzioni. L’Università Luiss Giudo Carli, guidata dal rettore Andrea Prencipe, è uno degli atenei che maggiormente riesce ad attrarre l’interesse degli studenti pugliesi.
Si conta, infatti, che oltre il 6% della popolazione studentesca sia pugliese, interessata alla formazione interdisciplinare proposta dalla prestigiosa università che ha scelto di rispondere alla nuova tendenza attivando due nuovi corsi di laurea triennale in lingua inglese: «Management and Artificial Intelligence» e «Global Law». Un programma che guarda al mondo, secondo una prospettiva innovativa, interdisciplinare e internazionale e che si fortifica coi numerosi programmi di scambio grazie a un network di oltre 300 università partner in 65 Paesi. Ultimo arrivato è il double degree con Sciences Po, un’opportunità per gli studenti di frequentare il primo e il secondo migliore ateneo in Ue per gli studi politici secondo la prestigiosa classifica Qs Ranking by Subject 2023. Fino al prossimo 12 febbraio saranno aperte le adesioni al test di ammissione per le lauree triennali e magistrali a ciclo unico in Giurisprudenza, che si svolgeranno online dal 20 al 23 febbraio. Per coloro che supereranno le selezioni, l’ateneo mette a disposizione oltre 1.400 borse di studio. La specifica offerta formativa universitaria parte dall’imprescindibile analisi dei dati relativi alla richiesta di professionisti da parte di imprese ed enti. Le ultime previsioni Anpal-Unioncamere evidenziano per la Puglia un disallineamento tra la domanda e l’offerta di lavoro: a fronte di oltre 64 mila possibili nuovi posti di lavoro stimati nel primo trimestre 2024, soltanto nel 43,5% dei casi le aziende potranno riuscire a trovare candidati qualificati.
Siamo di fronte ad una fase di trasformazione complessa del mercato del lavoro che, se da un lato è orientato alla transizione digitale, dall’altro in modo particolare persegue il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e transizione ecologica, in un’ottica del tutto green.