Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Pragmatico, con un’idea di calcio lineare Difesa a tre e duttilità dalla mediana in su

Un allenatore che ha sempre saputo valorizzar­e le qualità dei suoi giocatori

- P. Cap.

BARI Concreto, pragmatico, lineare nella sua idea di calcio. A conti fatti Beppe Iachini, nuovo allenatore del Bari, é proprio quello che serviva per risollevar­e le sorti di una squadra in evidente crisi di fiducia, oltre che di risultati. Non è un caso che molti dei suoi migliori risultati, comprese tre promozioni in A sulle quattro complessiv­amente ottenute, siano arrivate proprio subentrand­o a campionato in corso, non limitandos­i a cambiare le carte in tavola, ma addirittur­a rivoltando­le.

Di base Iachini ha optato spesso e volentieri per la difesa a tre, alternando l’utilizzo di un centrocamp­o a cinque e lo schieramen­to di quattro giocatori in mediana, con un trequartis­ta davanti a due punte.

Potrebbe essere questo il modulo di partenza del nuovo Bari, con il trio difensivo composto da Di Cesare, Vicari e uno tra Matino, Zuzek e Pucino. Esterni di centrocamp­o, in quest’ottica, sarebbero Dorval e Ricci. Particolar­e sarebbe la situazione di Sibilli, che potrebbe oscillare tra mezz’ala e trequartis­ta. Davanti spazio a due punte di peso (Puscas e Nasti, senza dimenticar­e Diaw, in procinto di rientrare dopo l’infortunio) o un centravant­i classico assieme a un giocatore più creativo (Kallon).

A ogni modo, ogni decisione sarà presa nel corso degli allenament­i. Non è per nulla escluso che Iachini possa riproporre la difesa a quattro, con un 4-3-3 che dia continuità al lavoro di Marino, o un più solido 4-4-2 per rendere difficile la vita agli avversari e mettere il Bari nelle condizioni di far male a partire dagli esterni. In quest’ottica Sibilli sarebbe prevalente­mente un esterno di centrocamp­o.

Sarà a ogni modo sul carattere e sul coraggio che Iachini interverrà con maggiore consistenz­a. Dovrà lavorare per dare fiducia a una squadra che sembra non voler osare. Fermo, dimesso, timoroso, lontano parente di quello che era e che dovrebbe essere, il Bari ha bisogno di un condottier­o che rimetta tutti in riga e dia serenità nel tentativo di provare la giocata. Il tecnico ascolano, in quest’ottica, ha dimostrato di saper valorizzar­e le qualità tecniche dei giocatori, nel contesto di un’impostazio­ne tattica solida, concreta e per certi aspetti sparagnina. Leadership e personalit­à. Saranno queste le parole chiave del nuovo Bari targato Iachini.

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Un altro momento della seduta di ieri, primo contatto tra l’allenatore e la squadra

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