Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sister Act, dal film cult del 1992 il musical di Chiara Noschese
Al Teatroteam nel weekend con Gloria Enchill nel ruolo che fu di Whoopi Goldberg
Fra i teatri coraggiosi che in Puglia hanno scelto di competere con il Festival di Sanremo, c’è il Team di Bari. E la sfida all’evento televisivo dell’anno è nel segno del musical, ormai genere sempre più di riferimento per la struttura fondata e diretta da Bartolomeo Pinto. Il guanto verrà lanciato stasera e domani (si va in scena alle ore 21) con Sister Act, riduzione per il palcoscenico del film cult del 1992 con Whoopi Goldberg, l’interprete della svitata in abito da suora Deloris Van Cartier, che in questa versione italiana del musical firmato da Cheri e Bill Steinkellner con le musiche soul e funky dell’otto volte premio Oscar Alan Menken, è Gloria Enchill, cantante piacentina di origini ghanesi con una formazione da corista gospel.
Spettacolo in pieno stile Broadway, Sister Act nel 2011 ha ottenuto cinque nominavolta ai Tony Awards, tra cui quella per la categoria «miglior musical». La regia dell’edizione italiana in arrivo a Bari è di Chiara Noschese, figlia d’arte (suo padre era il grande imitatore Alighiero Noschese) con una carriera da attrice e cantante e diverse esperienze da regista nel mondo del teatro, dove a sua è stata diretta in alcune famose commedie musicali da Pietro Garinei, Saverio Marconi e Patrick Rossi Gastaldi, tre specialisti del genere. «Sono contenta di portare in scena uno spettacolo che, puntando diritto al cuore, può aiutare il pubblico a riscoprire il riscatto, la sorellanza, la comunità, l’accoglienza, ma anche l’inclusione, l’onestà e la tolleranza, valori che qualcuno ha forse dimenticato o non ha più la forza di ricordare», dice la regista parlando del messaggio di questo lavoro divertente e scanzonato, che poi è lo stesso del film diretto da Emile Ardolino: e cioè, che tutti possono rifarsi una vita.
E una vita nuova se la merita proprio la Deloris interpretata sul grande schermo da Whoopi Goldberg, una cantante di night club sempre sopra le righe costretta a nascondersi in un convento e a travestirsi da suora. L’escamotage viene architettato dalla Fbi in attesa che Deloris venga chiamata a processo come testimone dell’omicidio commesso dal suo ex amante, Vince LaRocca. Naturalmente, si canta, si recita e si danza (come la formula del musical richiede) in questo Sister Act della Stage Entertainment Italia, che va in scena con la tration duzione e l’adattamento dei versi in italiano firmati da Franco Travaglio, le coreografie di Nadia Scherani, le scene di Lele Moreschi, i costumi di Ivan Stefanutti e la direzione musicale di Andrea Calandrini.Con
la protagonista Gloria Enchill, anche lei irresistibile come lo fu la grande attrice americana, ci sono una ventina di interpreti, tra cui Francesca Taverni nei panni della rigorosa madre superiora dalla quale Deloris viene inizialmente accolta con scarso entusiasmo. Nel cast figurano anche un paio di artisti pugliesi, il tranese Giuseppe Verzicco, che interpreta il gangster fidanzato di Deloris, e l’andriese Salvatore Vasalluccio, il nipote e scagnozzo di Curtis che tutti chiamano TJ. Manca all’appello il tarantino Massimo Cimaglia, seriamente infortunatosi lo scorso 30 dicembre durante una recita a Trieste. Era stato scritturato per la parte di monsignor O’Hara, l’alto prelato che convince la madre superiora a ospitare Deloris in convento. «Sono davvero spiaciuto di non poter essere a Bari, tornerò per Sister Act con la ripresa dello spettacolo nel corso della prossima stagione», racconta l’artista pugliese, al posto del quale il pubblico vedrà all’opera Mario Zinno.