Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Intesa su un solo nome» Così i civici di Emiliano tentano una mediazione

Ieri vertice dei movimenti. Le liste vicine a Decaro: «Sì a Leccese»

- di Enrico Filotico

BARI Il vertice delle liste civiche vicine a Michele Emiliano, riunitosi ieri pomeriggio a Bari, ha espresso un’opinione chiara: a sinistra candidato unico. È questo l’obiettivo espresso in una nota dai rappresent­ati di Senso Civico, Popolari, Con e Sud al Centro. Nel documento si legge: «Leccese e Laforgia, assieme a tutte le forze politiche del nostro schieramen­to, hanno la responsabi­lità verso i baresi, di assicurare la prosecuzio­ne e il migliorame­nto dei risultati ottenuti dalle amministra­zioni Emiliano e Decaro, introducen­do elementi di novità e innovazion­e condivisi».

E poi concludono: «Non possiamo accettare che le loro diverse visioni siano regolate muscolarme­nte al primo turno delle elezioni comunali mettendo il nostro elettorato davanti a scelte alternativ­e che non hanno alcuna utilità per la prosecuzio­ne del nostro lavoro che ha cambiato l’immagine e la storia politica della città facendo di Bari una terra ben governata e orgogliosa di sé».

Nelle ultime ore intanto il sostegno a Vito Leccese è arrivato dalle liste civiche che nel 2019 facevano riferiment­o al sindaco Antonio Decaro. «Attendiamo la riunione di coalizione prima delle dichiarazi­oni ufficiali, è lì che chiaridell­e remo tutto. Però il nostro sostegno a Vito Leccese è pieno», fanno sapere ambienti vicini al mondo civico decariano. In attesa del tavolo di coalizione, spostato da martedì 13 febbraio a venerdì 16, aumentano i sostenitor­i primarie. L’ultima in ordine cronologic­o ad aver avallato la proposta del presidente Emiliano è l’ex parlamenta­re Giusi Servodio, presidente dell’associazio­ne Corsivo 2.0: «Richiamiam­o la coalizione a non disperders­i tra procedure, regole e confronti personaliz­zati, come proposto da alcune componenti della Convenzion­e Bari 24, ma a confrontar­si sui veri nodi politici e programmat­ici per giungere ad una convergenz­a sul candidato sindaco».

Intanto nel centrosini­stra continua il botta e risposta tra la Convenzion­e e il mondo dem. Ieri mattina l’ex senatore Alberto Tedesco, guida dei socialisti in Puglia, ha risposto alle parole del segretario regionale del Pd Domenico De Santis: «Il partito di Conte non si è mosso da due capisaldi fondamenta­li: no alle primarie e no all’eventuale candidatur­a di Leccese. E, per tutta risposta, voi dite con Leccese o, in alternativ­a, con le primarie».

La replica del mondo democratic­o arriva per voce di Nicola Amoruso, consiglier­e comunale del Partito democratic­o vicino all’onorevole Marco Lacarra. Ecco le sue parole: «Abbiamo atteso e rispettato le posizioni di tutti. Abbiamo indicato un amministra­tore con storia politica e senza tessera di partito. Proprio come ci era stato chiesto». Poi Amoruso continua: «Chi non è d’accordo deve essere pronto a spiegarci il perché. E non a noi del Pd, a noi baresi. Altrimenti ci troveremmo costretti a pensare che fin dall’inizio l’unica soluzione valida per parte minoritari­a della coalizione di centrosini­stra fosse una e una sola, derubrican­do la storia dem in questa città a qualcosa di ormai trapassato. Non è così».

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Il sindaco Antonio Decaro
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Da sinistra Stefano Lacatena, Michele Boccardi, Giuseppe Tupputi e Alessandro Delli Noci
In campo Da sinistra Stefano Lacatena, Michele Boccardi, Giuseppe Tupputi e Alessandro Delli Noci
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Il governator­e Michele Emiliano
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L’avvocato Michele Laforgia
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Il leader Giuseppe Conte

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