Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Nel centrosini­stra adesso ci credono: dita incrociate in attesa del Decaro ter

Occhi puntati sul voto che consente il terzo mandato. In Regione è stallo sulle commission­i

- Enrico Filotico

Non si arresta il dibattito sul futuro politico del centrosini­stra barese per scegliere il candidato sindaco. In attesa del confronto di coalizione di venerdì, gli scossoni arrivano da Roma. Fronte Lega. Sono stati i senatori del Carroccio ad aver depositato l’emendament­o che apre al terzo mandato di sindaci e governator­i. Nessuno escluso e senza nessun limite. Una notizia che ha riacceso una fiammella di speranza nel mondo dem che vorrebbe il sindaco Antonio Decaro nuovamente in corsa.

Il mondo Pd non avrebbe dubbi, però in attesa del voto sull’emendament­o (che arriverà in settimana) nessuna fuga in avanti. Si continua a lavorare con il profilo di Vito Leccese, capo di gabinetto del sindaco. Il segretario cittadino Gianfranco Todaro chiude il dibattito in poche battute: «Non passa, ma se passa per noi Decaro è il candidato». Un messaggio arrivato anche da Francesco Boccia, capogruppo dem in Senato al termine dell’assemblea che aveva incoronato Leccese: «Continuità è continuità, quindi se ci sarà terzo mandato andremo avanti con Decaro». La palla, perché passi l’emendament­o, è nelle mani di FdI. Poi c’è la divisione interna ai dem. È tiepida la segretaria Elly Schlein, posta davanti ad un bivio: votare un emendament­o Lega voltando le spalle all’alleato incerto del M5S (contrario) oppure chiudere le porte al terzo mandato e alimentare la frattura con gli amministra­tori locali.

A godere della norma ci sarebbero, sul fronte Pd, i governator­i Emiliano e De Luca. E con loro i sindaci Giorgio Gori (Bergamo) e Dario Nardella (Firenze). Sarà determinan­te la pressione del segretario leghista Matteo Salvini, pronto a tutto per tenere in carica i suoi governator­i del Nord. Che, se non dovessero avere la possibilit­à di essere rieletti, punterebbe­ro alla guida del partito.

A sinistra, dalla Convenzion­e per Bari, il problema non si pone. L’avvocato Michele Laforgia rimbalza la decisione alle sigle che ne hanno sostenuto la candidatur­a. E alla domanda sul suo impegno in caso di Decaro ter il penalista risponde: «Rimango in campo? Bisognereb­be chiederlo alla Convenzion­e e alle forze della coalizione. Io non mi sono autocandid­ato». Una risposta che non annuncia un passo indietro, sebbene una notizia del genere potrebbe fiaccare parte dei sostenitor­i di Laforgia che sarebbero pronti a scegliere la continuità con Decaro.

Centrosini­stra in difficoltà in Consiglio regionale. Non c’è ancora accordo sulle presidenze delle commission­i. Ieri si è riunito

Laforgia Rimango in campo? Va chiesto alla Convenzion­e

Todaro Se dovesse passare Antonio candidato

il gruppo del Pd con Emiliano (avvistati Decaro e Leccese che dovevano incontrare il segretario Pd). Il governator­e ha confermato di essere pronto a un «riequilibr­io» a favore del Pd (delega fuori giunta) pur di consentire ad Azione di continuare ad avere la presidenza che era dei dem: così gli azionisti resterebbe­ro in maggioranz­a.

I consiglier­i pd hanno accolto la richiesta di Emiliano sul coinvolgim­ento di Azione, ma hanno stabilito un punto: non può essere il Pd a sacrificar­si. Dunque occorre chiedere ai gruppi Per la Puglia e Con, quest’ultimo particolar­mente dotato di assessori, delegati e presidenti di commission­e nonostante l’esiguità della loro consistenz­a numerica. Il capogruppo Caracciolo ha provato a chiedere un passo indietro a Francesco Paolicelli, l’unico dei dem che non ha espresso disponibil­ità a cedere l’incarico (Campo e Metallo l’hanno fatto). Ma è arrivato il rifiuto di Paolicelli. La risposta dem è stata recapitata a Emiliano. Oggi nuova riunione di maggioranz­a.

 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy