Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Atom Heart Mother dei Pink Floyd suonato dalla Oles
Nel 1970 per i Pink Floyd non fu facile promuovere Atom Heart Mother, l’«album della mucca» che alla sua uscita scalò rapidamente le classifiche di vendita sino ai primi posti. La suite del primo lato realizzata con l’aggiunta di un’orchestra di ottoni, un violoncello e un coro diretti da Ron Geesin (che firmò gli arrangiamenti) richiese un impegno colossale nelle esibizioni dal vivo, che furono poche ma memorabili. Come quella al festival di Bath, dove la band si esibì con l’orchestra e un coro di quaranta voci dentro uno spettacolo a base di fuochi d’artificio.
Roger Waters, Dave Gilmour, Rick Wright e Nick Mason riuscirono ad accreditarsi presso un pubblico di massa con una progettualità sonora decisamente ambiziosa e un’operazione «classicheggiante» mai più ripetuta, ma in anni recenti rispolverata in Italia e all’estero da alcune istituzioni musicali di ambito accademico, tra cui l’Orchestre Philharmonique de Radio France diretta dallo stesso Geesin, che una decina d’anni fa ha riproposto la suite floydiana come fosse una pagina di repertorio. Cosa che faranno l’Orchestra di Lecce e del Salento/ Oles e il Coro Lirico di Lecce il prossimo 23 marzo (ore 18), quando nel Politeama Greco, diretti da Valter Sivilotti e affiancati dalla Ohm, una delle più accreditate tribute band del leggendario gruppo britannico, eseguiranno Atom Heart Mother in un concertoevento della nuova stagione lirica 2024 della Provincia di Lecce, codiretta da Maurilio Manca e Giandomenico Vaccari.
Il programma, vista la brevità della suite la cui durata è di circa ventitré minuti, prevede in forma sinfonica anche altre pagine floydiane, tra cui Echoes, Comfortably Numb, Wish You Were Here e alcun brani tratti da The Dark Side of the Moon, celebrazione di una band che ha fatto la storia del rock. Tra l’altro il concerto, che viene presentato alla stampa stamani (ore 12) a Palazzo Adorno dai responsabili della stagione e dai protagonisti dell’operazione, avrà un’anteprima il 15 marzo (ore 18.30) nell’auditorium del Museo Castromediano con un’ouverture narrativa intitolata «Uno sguardo dentro il lato oscuro della luna».