Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Esorcista e guaritore, chi è il pastore che fa proseliti sui social
L’ex parrucchiere barese battezza persone e sostiene di poter curare i malati di cancro con le preghiere
Un passato da parrucchiere, un presente da - autoproclamatosi - pastore evangelico, esorcista e guaritore. La parabola del barese Roberto Amatulli comincia molti anni fa ma prende una piega decisiva dopo il Covid. Da sempre religioso, dopo la pandemia ha abbandonato il lavoro, si è autoproclamato pastore evangelico (ma la chiesa ne ha da tempo e pubblicamente preso le distanze) e ha iniziato un’attività di proselitismo che lo ha portato in diverse città e regioni: battezza persone, pratica presunti esorcismi, sostiene di poter curare solo attraverso la preghiera malattie molto gravi come il cancro.
E per questo avrebbe anche indotto persone malate a interrompere le cure prescritte dai medici. Per un periodo ha girato tra Calabria e Sicilia, ma è arrivato anche in Toscana. Al momento non si sa dove si trovi, ma è sempre accompagnato da Marianna, figlia della donna intervistata nel pezzo di apertura. Amatulli e Marianna si nascondono in piena luce: la loro residenza è sconosciuta, ma su Facebook e TikTok l’uomo pubblica video dei suoi eventi o dei suoi interventi di preghiere, esorcismi o cure. In uno degli ultimi si vede Amatulli distruggere statue della Madonna e di Padre Pio da una casa in cui, a detta sua «c’era troppa idolatria, non c’era pace e non c’era amore», in un altro invece l’uomo afferma con orgoglio di aver guarito una bimba malata «grazie alle nostre preghiere e grazie alla mano onnipotente di Gesù».
In passato, però, aveva detto di essere riuscito a guarire un bimbo finito in coma che invece, purtroppo, è morto. «È stata fatta la volontà del signore, è dura da accettare ma Dio è Dio. Abbiamo fatto tutto quello che si doveva fare per salvarlo», disse per giustificarsi. Nell’ultimo video pubblicato martedì Amatulli, con al fianco la fedele Marianna, ha detto di non aver mai conosciuto Giuseppe Barreca, l’autore della strage in Sicilia: «Quest’uomo non ha mai avuto a che fare con noi, non lo conoscevo. Avrei voluto aiutarlo come ho fatto con tanti altri».