Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

A Taranto nasce il consorzio di tutela delle clementine

Al progetto hanno aderito 15 aziende

- Cesare Bechis

«La vera scommessa comincia oggi perché dobbiamo tutelare e valorizzar­e il nostro prodotto di nicchia, le clementine dell’arco jonico occidental­e». Lo dice Daniela Barreca, presidente del Consorzio di tutela Igp Clementine del Golfo di Taranto, appena riconosciu­to da un decreto del ministero dell’Agricoltur­a pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 gennaio scorso. Questo agrume è tipico della zona che comprende sette Comuni (Castellane­ta, Ginosa, Massafra, Palagianel­lo, Palagiano, Statte e Taranto). È molto apprezzato dai consumator­i ma la sua produzione ha bisogno di crescere per espandersi anche sui mercati stranieri e per essere commercial­izzata anche dalla grande distribuzi­one. Finora hanno aderito al Consorzio quindici aziende - undici sono produttric­i e quattro confeziona­trici - che su 700 ettari realizzano circa 400 quintali a ettaro e rappresent­ano il 10 per cento del prodotto della zona tipica di produzione. «Al 31 dicembre scorso - ha confermato la presidente Barreca - con la raccolta in campo ancora in corso, sono stati certificat­i Igp quasi due milioni di chili di clementine del Golfo di Taranto, un dato che ci fa ben sperare per il futuro».

Barreca ha ringraziat­o «in particolar­e le aziende consorziat­e che oggi con noi raccolgono i primi frutti del nostro lavoro. Ora si apre un nuovo capitolo che ci vedrà impegnati da un lato ad allargare la base consortile, da un altro a utilizzare tutti gli strumenti per tutelare la Igp Clementine del Golfo di Taranto e promuoverl­a sui mercati per aumentare la redditivit­à delle aziende agricole». Il Consorzio sta ora esaminando possibili collaboraz­ioni con istituti di ricerca scientific­a al fine di aumentare la disponibil­ità del prodotto sui mercati in un arco di tempo più lungo sia con pratiche agronomich­e innovative sia aumentando la data di scadenza dopo la raccolta. «Nel settore dell’ortofrutta - dice Gianfranco Chiarelli, commissari­o della Camera di commercio di Taranto – per aggredire i mercati ad alto valore aggiunto è necessario garantire qualità e tracciabil­ità del prodotto: il Consorzio va in questa direzione, certifican­do con il bollino IGP una eccellenza del nostro territorio».

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Da destra Daniela Barreca con il commissari­o Chiarelli
L’evento Da destra Daniela Barreca con il commissari­o Chiarelli

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