Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
LA LEZIONE DI UNA MADRE
Le storie più belle sono spesso storie di solitudine. Angela, la donna di Andria che il Corriere della Sera ha inserito fra le 102 campionesse del 2023, dei 18 anni trascorsi con sua figlia Giorgia ricorda il suo essere sola. Ma non si sente una mammacoraggio o un’eroina. «Era Giorgia a darmi la forza», dice.
Aveva 6 mesi quando il mondo per lei cominciò a girare all’incontrario: niente più parole, le mani non afferrano gli oggetti, solo movimenti scomposti: una malattia rara di natura autistica chiamata Sindrome di Rett. Fu scoperta nel 1965, colpisce quasi solo le femmine e provoca una struggente e non reversibile fuga dal mondo. Per tutta la sua breve vita Giorgia è stata rinchiusa in questa nuvola, che però per lei non era una prigione. Viveva di colori e di musica, e con sua madre sapeva dirsi comunque tutto.
La canzone con cui una volta si era svegliata dal coma era “Meraviglioso”, la cover che i Negramaro hanno dedicato ad un altro pugliese speciale, Domenico Modugno. «Ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso! Perfino il tuo dolore potrà apparire poi meraviglioso». Sembra di vederla, questa piccola donna che attraversa la sofferenza con lo sguardo rivolto alla bellezza e al mistero, mentre la sua famiglia le tiene la mano e vive della sua gratitudine indescrivibile. «Ma guarda intorno a te, che doni ti hanno fatto: ti hanno inventato il mare. Tu dici non ho niente, ti sembra niente il sole, la vita, l’amore...».
La società quasi sempre lascia queste persone abbandonate nel cunicolo della paura di non farcela. Angela e quelle come lei, come reazione, creano una loro normalità parallela, dove diventa ordinario ciò che inverte il destino: portare Giorgia a vedere il verde e la scogliera, poi a cavallo e al concerto, fra un ospedale e l’altro, e mentre il resto del mondo ti osserva come fossi un’aliena. E lasciarsi ripagare da un sorriso, dallo sguardo che ha ispirato il libro “La bambina dagli occhi di vetro”, dedicato a questo incanto di amore che senza grandi proclami percorre la vita e non si arrende mai.
“Meraviglioso” non è il giorno del premio e della ribalta, e neppure il libro che parla di loro. Meraviglioso è pensarle in un giorno qualunque, mamma e figlia, quando nessuno le vedeva. «Ciao amore sono tornata, ti ho comprato il tuo dolce preferito», e parlare con lei e di lei e al posto suo. Fuori dalla finestra fa capolino la primavera, e Giorgia ne comprende il senso e il profumo più di ogni ragazza “normale”. Perché Giorgia sa come dirti «sai, mamma, anche se non farò in tempo a guarire, anche se il sole che oggi mi riscalda durerà un battito d’ali, dal primo giorno con te ogni giorno è stato un dono».