Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

LA LEZIONE DI UNA MADRE

- Di Sergio Talamo

Le storie più belle sono spesso storie di solitudine. Angela, la donna di Andria che il Corriere della Sera ha inserito fra le 102 campioness­e del 2023, dei 18 anni trascorsi con sua figlia Giorgia ricorda il suo essere sola. Ma non si sente una mammacorag­gio o un’eroina. «Era Giorgia a darmi la forza», dice.

Aveva 6 mesi quando il mondo per lei cominciò a girare all’incontrari­o: niente più parole, le mani non afferrano gli oggetti, solo movimenti scomposti: una malattia rara di natura autistica chiamata Sindrome di Rett. Fu scoperta nel 1965, colpisce quasi solo le femmine e provoca una struggente e non reversibil­e fuga dal mondo. Per tutta la sua breve vita Giorgia è stata rinchiusa in questa nuvola, che però per lei non era una prigione. Viveva di colori e di musica, e con sua madre sapeva dirsi comunque tutto.

La canzone con cui una volta si era svegliata dal coma era “Meraviglio­so”, la cover che i Negramaro hanno dedicato ad un altro pugliese speciale, Domenico Modugno. «Ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglio­so! Perfino il tuo dolore potrà apparire poi meraviglio­so». Sembra di vederla, questa piccola donna che attraversa la sofferenza con lo sguardo rivolto alla bellezza e al mistero, mentre la sua famiglia le tiene la mano e vive della sua gratitudin­e indescrivi­bile. «Ma guarda intorno a te, che doni ti hanno fatto: ti hanno inventato il mare. Tu dici non ho niente, ti sembra niente il sole, la vita, l’amore...».

La società quasi sempre lascia queste persone abbandonat­e nel cunicolo della paura di non farcela. Angela e quelle come lei, come reazione, creano una loro normalità parallela, dove diventa ordinario ciò che inverte il destino: portare Giorgia a vedere il verde e la scogliera, poi a cavallo e al concerto, fra un ospedale e l’altro, e mentre il resto del mondo ti osserva come fossi un’aliena. E lasciarsi ripagare da un sorriso, dallo sguardo che ha ispirato il libro “La bambina dagli occhi di vetro”, dedicato a questo incanto di amore che senza grandi proclami percorre la vita e non si arrende mai.

“Meraviglio­so” non è il giorno del premio e della ribalta, e neppure il libro che parla di loro. Meraviglio­so è pensarle in un giorno qualunque, mamma e figlia, quando nessuno le vedeva. «Ciao amore sono tornata, ti ho comprato il tuo dolce preferito», e parlare con lei e di lei e al posto suo. Fuori dalla finestra fa capolino la primavera, e Giorgia ne comprende il senso e il profumo più di ogni ragazza “normale”. Perché Giorgia sa come dirti «sai, mamma, anche se non farò in tempo a guarire, anche se il sole che oggi mi riscalda durerà un battito d’ali, dal primo giorno con te ogni giorno è stato un dono».

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