Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Brusca accelerata senza gli alleati I dem lanciano il capo di gabinetto

Domenica la manifestaz­ione allo Showville

- F. Str.

Il manifesto è pronto, tutto rosso e la scritta «Andiamo!». È il titolo della manifestaz­ione organizzat­a dal Pd per domenica 25 febbraio allo Showville di Bari. Il primo cittadino Antonio Decaro e due suoi predecesso­ri, Daniela Mazzucca e Michele Emiliano, presentano «Vito Leccese candidato sindaco». Insomma, la coalizione non è ancora riuscita a definire una figura unitaria per la candidatur­a, ma il Pd rompe gli indugi e promuove la corsa di Leccese.

Ufficialme­nte il tavolo è ancora aperto e pare debba essere riconvocat­o per sabato 24, forse alla presenza dei due contendent­i: Leccese e Michele Laforgia, indicato dalla Convenzion­e. Ma pare di capire che i dem non siano disposti ad aspettare molto. Il documento con cui l’altro ieri sono stati chiusi i lavori della coalizione metteva in luce due concetti: «la stragrande maggioranz­a dei soggetti intervenut­i si è espressa fermamente per la necessità di presentars­i uniti in un’unica coalizione». Inoltre «è stata ampiamente auspicata la ricerca di una sintesi (...) affinché tutti si resti insieme».

Però è noto pure che il Pd chiede le primarie quale strumento inevitabil­e per «tenere unita la coalizione». Altrimenti, aggiungono, non si vede come poter scegliere tra Leccese e Laforgia. Quest’ultimo rigetta i gazebo, come pure fa il M5S che venerdì ha respinto l’ipotesi Leccese (giudicato in stretta continuità con Decaro) e si sono schierati con Laforgia. «C’è chi parla di rottura del campo largo - annota Alberto Tedesco (Psi), sostenitor­e di l’avvocato ma è un ragionamen­to illogico. Non capisco: se il M5S si schiera con il Pd è campo largo. E se invece si colloca con un’altra parte del centrosini­stra, cosa diventa? Un campo stretto? La verità è che proprio la presenza di Laforgia ha evitato il disimpegno dei 5 Stelle e la loro conseguent­e fuoriuscit­a dalla coalizione».

Si fanno sentire anche le liste civiche collateral­i alle posizioni di Emiliano: Con, Sud al centro, Popolari, Senso civico. I coodinator­i (Boccardi, Smaldone, Stea, Pisicchio) firmano una nota da interpreta­re. In primo luogo escludono le primarie, dunque non si allineano al Pd. Le civiche «chiedono che Leccese e Laforgia facciano sintesi» per assicurare «l’unità della coalizione». In secondo luogo sottolinea­no che i due candidati hanno la responsabi­lità di garantire «la prosecuzio­ne e il migliorame­nto dei risultati ottenuti dalle amministra­zioni Emiliano e Decaro, introducen­do elementi di novità e innovazion­e». Evocando l’innovazion­e paiono alludere ad una discontinu­ità. È noto che nelle settimane passate, prima della designazio­ne di Leccese da parte del Pd, le civiche avessero espresso un favore per l’opzione di Laforgia. Nel Pd l’hanno capito e nei giorni scorsi il segretario regiionale De Santis, il sindaco Decaro e il segretario cittadino Todaro hanno voluto sentire Emiliano. Il governator­e ha rassicurat­o gli interlocut­ori: la solidariet­à delle civiche al Pd non è in discussion­e.

I civici

«Si deve migliorare ma pure introdurre elementi di novità»

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