Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Dall’8 marzo in mostra le litografie di Lautrec
«Henri de ToulouseLautrec: l’altra realtà nella Parigi di fine Ottocento», è il titolo della mostra ospitata dall’8 marzo nella Pinacoteca De Nittis di Barletta. Curata da Renato Miracco, raccoglie 32 litografie dell’artista in un progetto di collaborazione con il comune di Milano. Si tratta del primo step di una cooperazione che porterà a Palazzo Reale di Milano 18 opere di De Nittis per la mostra «De Nittis pittore della vita moderna», e a Palazzo Della Marra un’esposizione dedicata a Toulouse-Lautrec con 33 opere provenienti dalla Gallesuo ria d’Arte Moderna di Milano, donate nel 1958 da Nedda Mieli Grassi.
Cantore di una Parigi notturna che aveva scoperto il tempo libero e lo spensierato divertimento nei teatri, nei bordelli e nei café chantants, soprattutto a Montmartre, Toulouse-Lautrec ne tratteggiò bagliori e mestizie sia attraverso i suoi dipinti, sia nella vasta produzione grafica, destinata ai manifesti pubblicitari dei più importanti ritrovi dell’epoca. Tra questi senza dubbio il più famoso fu il Moulin Rouge, celebrato in eterogenee varianti senza, tuttavia, rinunciare al
tratto sintetico e fortemente dinamico. Le litografie dell’artista saranno collocate nelle prime tre sale della Pinacoteca, già oggetto di un restyling nell’allestimento, insieme a «Donne di Tahiti», un lavoro su carta realizzato da Paul Gauguin nel 1891, e accanto a tre opere di Giuseppe De Nittis, «Ritratto di Jules de Goncourt» (1880, pastello), «Alba sul Vesuvio» (1872, olio su tavola) e «La carrozza chiusa» (1876, olio su tavola), esposte per la prima volta e provenienti da una collezione privata.
De Nittis è dunque al centro di una politica di valorizzazione che ha orientato l’amministrazione locale, puntando sulle recenti partecipazioni dell’artista barlettano a prestigiosi eventi espositivi: «Impressionist on Paper» presso la Royal Academy di Londra, «L’Ottocento a Napoli» alle Scuderie del Quirinale a Roma, «Paris 1874: The Impressionist Moment» al museo d’Orsay di Parigi e alla National Gallery di Washington e infine «The spectacle of the merchandise. Art and Commerce» al Musée des Beaux Arts di Caen.