Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Amadeus sul carro della gioia «Atmosfera davvero unica»

Dopo le fatiche di Sanremo piccola vacanza per il direttore artistico e la moglie A Putignano per la chiusura del Carnevale: «Che splendida accoglienz­a»

- Di Serena Simone

Dal palco dell’Ariston al Carnevale di Putignano. Amadeus e Giovanna Civitillo, a distanza di una settimana dalla conclusion­e del 74esimo Festival di Sanremo, sono corsi in Puglia per partecipar­e alla serata di chiusura della grande festa mascherata putignanes­e. Una folla di gente ha aspettato il loro arrivo dietro le transenne mentre i Terraross suonavano e cantavano pizziche e tarantelle.

Con qualche minuto di ritardo gli ospiti speciali della parata di fine Carnevale hanno fatto ingresso nella città di Farinella e, tra applausi e grida, hanno inaugurato la sfilata di carri di cartapesta al termine della quale è stato proprio Amadeus a premiare il vincitore.

È la vostra prima volta a Putignano. Come mai avete scelto di festeggiar­e proprio qui il Carnevale?

«Giovanna aveva già parlato negli scorsi giorni del Carnevale di Putignano nel programma di Antonella Clerici, È sempre mezzogiorn­o. Quando ci hanno invitato come madrina e padrino della festa abbiamo detto subito di sì perché ci tenevamo a vedere cosa fosse questo Carnevale di cui tutti parlano con entusiasmo».

«Io voglio vedere i carri – aggiunge Giovanna Civitillo -. C’è questa attesa incredibil­e. I giganti di cartapesta sembrano delle vere e proprie opere d’arte. Quindi sono davvero curiosa di conoscerli e sono contentiss­ima di essere qui».

Il Carnevale è una ricorrenza a cui siete legati e che vi piace festeggiar­e?

«Beh - risponde Giovanna da bambini ci travestiva­mo e partecipav­amo alle feste in maschera. Io ho indossato i costumi da brasiliana, da Biancaneve, da giapponesi­na. Ho tanti bellissimi ricordi che custodisco con amore».

«Io, invece, preferivo travestirm­i da Zorro o Arlecchino – dice Amadeus -. Oppure, a volte, inventavo i costumi di Carnevale, li creavo io. Il travestime­nto mi è sempre piaciuto perché fondamenta­lmente è un modo per i bambini di poter indossare panni diversi, di poter essere qualcuno o qualcos’altro. È un sogno. Il Carnevale aiuta a sognare».

Che rapporto avete con la Puglia?

«Un rapporto purtroppo non frequente. Abbiamo amici pugliesi, siamo stati in passato in Puglia. Io da bambino sono stato con i miei genitori sul Gargano – racconta Amadeus -. Diciamo che la Puglia in accoglienz­a non è seconda a nessuno. È piena di bellezze naturali e paesaggist­iche. E poi presenta prelibatez­ze culinarie eccellenti, difficile non notarle».

«L’affetto e il calore delle persone pugliesi ci è stato appena confermato dalla gente – interviene Giovanna –. Al nostro arrivo a Putignano siamo stati accolti a braccia aperte».

Quest’anno a Sanremo c’erano molti artisti pugliesi in gara. Tra questi c’era Maninni che lei, Amadeus, ha preso particolar­mente a cuore. Cosa la colpisce di lui?

«L’ho conosciuto a Sanremo Giovani lo scorso anno e in quell’occasione non aveva vinto per poco. Il brano di quest’anno, Spettacola­re, mi è piaciuto al primo ascolto. Lui è pieno di talento, canta bene ed è un bravissimo ragazzo anche dal punto di vista umano. Ho voluto dargli la chance di cavalcare il palco dell’Ariston. Se l’è giocata benissimo e, secondo me, di Maninni sentiremo parlare tanto».

Maninni? Ho voluto dargli la chance di cavalcare il palco dell’Ariston

Invece di Angelina Mango, vincitrice del Festival appena concluso, si è detto molto. Anche che è stata agevolata dal suo cognome. Voi cosa ne pensate?

Se l’è giocata benissimo Credo che di lui sentiremo parlare

«Sicurament­e ha un cognome importante. Io ho avuto il privilegio di conoscere il padre, Pino Mango, proprio a Sanremo quando ero inviato per le radio. Pino era una persona fantastica umanamente, e uno dei più grandi cantanti della musica italiana. Angelina è una bravissima ragazza, talentuosa, con tutte le carte in regola per affermarsi nel mondo della musica».

«Parla il talento per lei – conclude Civitillo -, non c’entra il suo cognome».

Angelina Mango ha un nome importante, ma è brava e ha molto talento

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