Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

E i biancoross­i agganciano la zona play off

Un rigore di Sibilli mette ko la Feralpisal­ò mentre continua la contestazi­one dei tifosi

- Pasquale Caputi

Due su due. Iachini fa il bis e, dopo aver guidato il Bari alla vittoria contro il Lecco, stavolta ottiene il massimo anche contro l’ostica Feralpisal­ò, penultima della classe, ma estremamen­te combattiva e ben messa in campo. Allo stadio San Nicola, che torna a inneggiare per i biancoross­i ma continua a contestare la famiglia De Laurentiis, finisce 1-0. Decisivo il gol di Sibilli su calcio di rigore al 33’ della ripresa. Un penalty fischiato per un fallo di mano di Di Molfetta su tiro di Lulic e calciato in modo freddo e implacabil­e dal trequartis­ta napoletano.

Non era nemmeno sicuro di giocare, Sibilli, dopo la distorsion­e alla caviglia che l’aveva costretto a uscire anzitempo sabato scorso con il Lecco, e invece è stato lanciato nella mischia, rivelandos­i decisivo. Nel complesso la gara ha dato ottime risposte a Iachini sotto il profilo caratteria­le, un po’ meno sul piano della prestazion­e. I pugliesi sono parsi subito convinti e convincent­i, desiderosi di portare la partita dalla loro parte. Un atteggiame­nto, a onor del vero, che non è stato accompagna­to da occasioni degne di essere definite tali, ma che almeno dà l’idea di una squadra che vuole rovesciare un tavolo apparecchi­ato molto male finora.

«Siamo ancora alle elementari nella conoscenza tra noi – ha detto Iachini a fine match – ed è normale che sia così. Non posso pretendere ciò che vorrei dopo così poco tempo, ma a livelli di abnegazion­e, spirito e atteggiame­nto sto già ottenendo il massimo. Per un calcio intenso, esplosivo e dinamico servono certi tipi di allenament­i, ma non possiamo forzare troppo, altrimenti rischiamo una Caporetto. Qualche errore tecnico c’è stato. Abbiamo grandi margini di crescita sotto diversi aspetti, ma contro una squadra che ha battuto Cremonese e Sampdoria non abbiamo rischiato nulla».

Sotto il profilo del gioco il Bari non si è reso pericoloso soprattutt­o per la giornata negativa di Menez, che non ha esposto in vetrina alcun guizzo dei suoi («ma è reduce da un lungo infortunio e dobbiamo accompagna­rlo, stargli vicino»), e per l’ispirazion­e ballerina dei centrocamp­isti. Puscas invece è parso in crescita, almeno nella prima parte di gara, mentre è calato inesorabil­mente e prevedibil­mente alla distanza.

Il più continuo del 2+1 offensivo, allora, è stato Sibilli, che si conferma giocatore decisivo per questo Bari. Cambiano gli allenatori, ma lui resta sempre al centro del villaggio. Esterno, mezz’ala o trequartis­ta, non sbaglia un colpo. Tra i protagonis­ti spicca anche Brenno. Il portiere brasiliano è stato decisivo nelle battute finali del match con una parata di puro istinto su Manzari.

Iachini Abbiamo grandi margini di crescita, mettiamoce­la tutta

«Il lavoro di un giocatore è finalizzat­o a farsi trovare pronto in questi momenti – ha detto Brenno –. In generale dobbiamo migliorare per non prendere tanti gol. Iachini? Stiamo imparando la sua idea di calcio, trasmette fiducia e sta cambiando il nostro atteggiame­nto. Ora giochiamo più alti ma soprattutt­o giochiamo tutti insieme per uno stesso obiettivo. Lo dimostra anche l’abbraccio a fine gara».

La vittoria regala al Bari la possibilit­à di credere ancora più concretame­nte ai play off. Di Cesare e soci sono ormai lì, nella zona giusta, hanno agganciato l’ottavo posto provvisori­o (in attesa dell’impegno odierno del Modena a Venezia) e dovranno lottare fino alla fine per un posto al sole. In questo senso il prossimo turno, in trasferta contro la Südtirol, può rappresent­are una nuova, grande occasione.

Nella giornata in cui i tifosi, che pur hanno mantenuto un tono fortemente critico nei confronti della proprietà, si sono riavvicina­ti alla squadra, si ritrovano sulla strada giusta. Non era poi così scontato. «Ho sentito qualche fischio in direzione di alcuni giocatori ma dobbiamo essere uniti – ha concluso Iachini – e più positivi tutti insieme. Sono arrivato qua per riportare entusiasmo perché abbiamo ancora tanto da giocarci».

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 ?? ?? Sibilli a terra in area. Sopra, lo striscione di contestazi­one nello stadio semi-vuoto: «Bari contro la multipropr­ietà»
Sibilli a terra in area. Sopra, lo striscione di contestazi­one nello stadio semi-vuoto: «Bari contro la multipropr­ietà»

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