Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Non uscire con lui o ti ammazzo»: arrestato lo stalker
Un 28enne ai domiciliari per le aggressioni alla ex. E un albanese fermato per le percosse alla moglie
«Non farti vedere da me con questo cornuto perché esco pazzo, non va a finire bene. Io lo uccido, me ne andrò in galera». E anche «devi andare via di qua se ci sono io, se io sto qua tu non puoi stare». Messaggi come questi, oltre a pedinamenti continui e a uno sfogo contro la macchina della ragazza - con tanto di rottura del lunotto posteriore e degli specchietti - sarebbero andati avanti per circa un mese, fino a quando la vittima ha deciso di denunciare.
Un 28enne con precedenti di Bari è quindi finito ai domiciliari con le accuse di atti persecutori e danneggiamento nei confronti dell’ex fidanzata, poco più che ventenne, che aveva deciso di troncare la relazione dopo circa cinque anni. Un fatto mai accettato dal ragazzo, che - dopo qualche giorno di silenzio - ha cominciato a mandarle messaggi in cui le chiedeva di tornare insieme. Messaggi che la ragazza ha ignorato, senza però riuscire a fermare il 28enne, accecato dalla rabbia e dal timore che la giovane potesse intraprendere un’altra relazione. Anzi, il suo comportamento . contraddistinto secondo la gip Antonella Cafagna da «insistenza, pervicacia, spregiudicatezza e sfrontatezza» - si è fatto sempre più molesto e minaccioso. Ogni notte, infatti, sarebbe passato sotto l’abitazione della ex con la musica ad alto volume e suonando il clacson, e avrebbe iniziato a pedinarla ovunque. A Bari, a Bisceglie, a Monopoli, a Trani, o minacciandola («se sto io tu qua non puoi stare») o fissandola «con fare minaccioso» per tutta la serata. In un caso, come raccolto dagli inquirenti, avrebbe seguito con la macchina la ex fidanzata mentre passeggiava con la madre. Un’altra sera, invece, la ragazza avrebbe deciso di uscire da sola in auto ma, dopo essersi accorta di essere seguita dall’ex, sarebbe rientrata in casa per poi uscire accompagnata dal fratello minorenne. Lo stesso fratello che, involontariamente, sarebbe stato vittima di uno sfogo violento del 28enne, che avrebbe distrutto specchietto e lunotto posteriore dell’auto della ragazza, provocando al minore una ferita alla mano. Sottoposto a interrogatorio l’uomo, assistito dall’avvocato Gianluca Loconsole, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
A Bari, in un’altra inchiesta, arrestato un albanese di 38 anni che per quasi un anno, ogni giorno, avrebbe picchiato la moglie con schiaffi e pugni, minacciandola di morte e insultandola con epiteti come «mucca, ladra». I maltrattamenti sarebbero avvenuti anche alla presenza del figlio piccolo della coppia, e a subire le violenze fisiche e verbali sarebbero stati anche i parenti che provavano a fermarlo