Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Lotito nel solco di De Laurentiis Sbarca in Puglia e tratta il Barletta
Il presidente Dimiccoli: «In settimana un nuovo incontro. Ci sono altri acquirenti»
Una stagione da incubo che, nel suo momento forse più delicato, potrebbe trovare un improvviso momento di svolta. Il Barletta, reduce da tre sconfitte di fila, 12esimo nel girone H di serie D e in piena corsa salvezza, è a un passo dal cambio di proprietà. Voci insistenti di corridoio danno a buon punto la trattativa tra Mario Dimiccoli, attuale presidente, e Claudio Lotito, patron della Lazio. Una virata improvvisa, che sorprende e spiazza la tifoseria locale, da tempo assai critica verso l’operato della dirigenza biancorossa. Una mossa, peraltro, che lascia interdetti molti addetti ai lavori, considerando le contraddizioni che il concetto di multiproprietà sta portando con sé, sia in termini sportivi che sotto il profilo normativo (dall’estate del 2028 non sarà più possibile detenere la proprietà di due diversi club in ambito professionistico). Dimiccoli, però, da un lato invita a non compiere voli pindarici, dall’altro si dice orgoglioso dell’interesse formalizzato da un personaggio dello sport come Lotito verso il Barletta. «È la dimostrazione – afferma – che tutti gli insulti che mi sto beccando, e per i quali sono pronto a difendermi nelle sedi competenti, sono ingenerosi. Questa sarà la mia ultima stagione da presidente e il mio obiettivo è mantenere la categoria. È un dovere per me, che sono primo tifoso del Barletta. Purtroppo la stagione è nata male e ora ci ritroviamo in una situazione difficile, ma sto subendo ingiurie che vanno oltre il diritto di contestare. Ci sono due tipi di tifosi: quelli che sostengono una squadra per interesse e quelli che lo fanno per un vero attaccamento alla maglia».
Purtroppo, lascia intendere Dimiccoli, in questa fase stanno prevalendo i primi, ma il patron biancorosso vuol togliersi più di un sassolino dalla scarpa, e la trattativa con Lotito rappresenta già di per sé, ai suoi occhi, una grande vittoria. «Si tratta di un confronto partito 30-40 giorni fa quando c’era ancora il direttore generale Beppe Camicia – prosegue – e che sta entrando nel vivo. Ci siamo incontrati a Roma e ci sarà un nuovo incontro questa settimana. Tengo però a precisare che non è l’unica attenzione rivolta al
Barletta. Ci sono altri potenziali acquirenti e nessuno di questi è della nostra città. Non c’è alcuna cordata locale interessata». I primi incontri con Lotito sono serviti a fornire al presidente della Lazia la documentazione relativa alla situazione finanziaria del Barletta. «Sono orgoglioso che uno come lui, la cui squadra partecipa alla Champions League – dice ancora Dimiccoli – abbia palesato interesse per noi. Ha verificato l’ottimo stato di salute della società. La multiproprietà? Siamo una città di 100 mila abitanti. Non dobbiamo guardare troppo in là. Facciamo le cose con calma e prudenza».
A fare da mediatore tra Dimiccoli e Lotito, come da confessione dello stesso presidente romano, è stato il senatore Dario Damiani, definito «fraterno amico». «Ringrazio il collega senatore Claudio Lotito – ha detto Damiani – per le belle parole d’affetto nei miei confronti, che ricambio. Lavoriamo insieme da tempo in commissione Bilancio, dove ho avuto modo di conoscere le sue qualità di persona attenta, preparata e incline all’approfondimento. In merito al Barletta Calcio, in questi anni ne ho parlato spesso con lui, da barlettano e da tifoso, ma ha confermato di ricevere centinaia di segnalazioni analoghe da squadre locali. Sono certo che valuterà anche quella relativa alla nostra squadra cittadina, come tutte le altre, e farà le sue considerazioni e valutazioni alla luce della sua enorme esperienza. Detto ciò, è opportuno a mio avviso spegnere i riflettori sulla questione e tornare a lavorare».
La squadra
È dodicesima nel girone H di serie D e lotta per la salvezza tra le contestazioni
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Il senatore Damiani Claudio mi dice di avere centinaia di richieste da tutta Italia