Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Antonello Losacco e i «Worlds Beyond» In concerto con Roberto Ottaviano
La percezione del tempo. Le misteriose emozioni e sensazioni dietro uno sguardo. I mondi al di là della comprensione umana. Quei Worlds Beyond che hanno ispirato i nove brani dell’omonimo, secondo, recentissimo album del bassista e compositore barese Antonello Losacco registrato a Bari, al Sorriso Studio da Tommy Cavalieri, ed edito, come il precedente, dall’etichetta jazz salentina Gleam Records di Angelo Mastronardi, con il supporto di Puglia Sounds.
Uno dei talenti emergenti più importanti della scena jazz pugliese dallo stile compositivo ricco di visioni, aperture e portato «alla formulazione di strutture affatto scontate», come scrive Roberto Ottaviano nelle note di copertina del disco, nove composizioni del musicista barese, tranne Havona, firmata Jaco Pastorius: «Ho conosciuto Antonello in Conservatorio da quando, studente dei nostri corsi, si è distinto subito come strumentista provetto ma non solo». Aveva già mostrato il suo talento nell’album dello scorso anno, Respira, concepito per quartetto d’archi e trio jazz (a due bassi e senza batteria). Con Worlds Beyond, Losacco si muove su e giù nella storia del jazz, dagli anni Settanta a oggi trovando una via personale che guarda al jazz europeo e contemporaneo e che si muove tra «il folklore immaginario che già fu di un gruppo come gli Oregon, una visione onirica favolistica propria di un certo cantautorato Canterburyano alla Caravan e formule ritmiche care alle atmosfere progressive sulla scia di gruppi come gli Hatfield & the North», continua il sassofonista barese che è ospite nel lavoro di Losacco in tre brani.
L’appuntamento per ascoltare Worlds Beyond dal vivo è per questa sera al Duke Jazz Club di Bari alle 21 (info e prenotazioni 375.692.3801, preferibilmente tramite messaggio whatsapp). Antonello Losacco con il suo basso elettrico a sette corde sarà affiancato da altri musicisti presenti nel disco: Vitantonio Gasparro al vibrafono, Vito Tenzone alla batteria e lo stesso Ottaviano con il suo sax soprano.