Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«A 84 anni piango per il mio Taranto»
Il supertifoso rossoblu Carmine Trotola ha commosso il web «Da 75 anni vado allo stadio e offro due biglietti ai bisognosi»
Aveva commosso tutti il suo accorato appello perché potesse continuare a vedere le partite del Taranto calcio. E l’allenatore Ezio Capuano, lo aveva pure invitato non soltanto ad assistere agli allenamenti ma anche a partecipare alla conferenza stampa del dopo partita. Carmine Trotola è l’84enne supertifoso che da 75 anni non ha mai perso una partita casalinga della sua squadra del cuore. Pochi giorni fa, in un video s’era rivolto «ai signori politici» dicendo «sono 75 anni che vengo allo stadio continuamente, io ho diritto di vedermi la mia partita qui a Taranto, dovete fare di tutto, io non posso mancare». Era in crisi perché lo stadio Iacovone sarà chiuso nei prossimi due campionati a seguito del lavo«Sono ri di ristrutturazione in vista dei Giochi del Mediterraneo del 2026. Di conseguenza la società dovrà giocare le partite casalinghe fuori casa; una delle soluzioni era lo stadio di Teramo, a 450 chilometri da Taranto. Ora il problema sembrerebbe risolto.
Carmine, ha visto? Il Taranto andrà quasi sicuramente a giocare a Brindisi. È contento?
molto soddisfatto che hanno trovato una soluzione. Per Brindisi sono 65 chilometri; potrò andarci se trovo qualcuno che mi accompagni, ma io andrei anche in bicicletta. Se mettono i bus per i tifosi faccio l’abbonamento anche al bus».
Per lei diventava difficile andare a vedere le partite del Taranto in trasferta, soprattutto se si doveva giocare a Teramo?
«Certo, come avrei potuto fare. L’avevo anche detto nell’intervista, al massimo a cinquanta chilometri, ma un po’ di più vanno bene lo stesso. Ho 84 anni, come avrei dovuti fare?».
Mister Capuano ha preso a cuore la sua situazione e l’ha invitata agli allenamenti.
«Sì, lo ringrazio. Anche ora (ieri alle 16, ndr) sono al campo B a seguire l’allenamento».
Per caso qualcuno l’ha chiamata dopo la famosa intervista nella quale rivolgeva il suo appello?
«No, nessuno, non è che abbia molta fiducia. Però ho avuto moltissimi contatti su Facebook. A questo proposito ringrazio tutti coloro che hanno condiviso il mio appello e che mi sostengono in questa richiesta».
Lei da quanti anni segue le partite del Taranto?
«Da quando avevo quindici anni, sempre ogni domenica. Ho cominciato allo stadio Mazzola in via Cesare Battisti. Poi allo Iacovone».
Chi erano i suoi giocatori preferiti?
«All’epoca il portiere Malacari, il terzino Manzella. Ma mi piacevano tutti, anche ora sono tutti bravi».
Tifa per qualche altra squadra, oltre al Taranto naturalmente?
«Sì, sono sempre stato anche milanista. Anche mio figlio è tifoso del Milan. Ora vivo nella sua casa, a Leporano».
Lei è un abbonato fisso?
«Sì, faccio l’abbonamento da sempre ogni anno. Devo dare il mio contributo».
Poi regala anche due biglietti a chi non può permetterseli?
«Sì, l’ha saputo anche lei? Ogni domenica vado al bar che vende i biglietti, ne compro due per 18 euro e li lascio al titolare. Scegli tu a chi darli, gli dico, anche perché ci vogliono i documenti d’identità per prenderli, fa tutto lui». Lei che lavoro ha fatto? «Ne ho fatti parecchi. Nel 1964 sono entrato all’Italsider, poi sono andato in prepensionamento».