Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
A Taranto domani l’incontro tra i panificatori del Mezzogiorno
Taranto capitale del pane? Sì, almeno per un giorno. La provincia jonica ha nel suo Dna una storia di panifici di comunità come centro nevralgico dei piccoli comuni, luogo di incontro di generazioni, spaccato di una storia contadina che purtroppo non ha lasciato in eredità lo spirito d’unione dei tempi passati. Ancora oggi una comunità come quella di Laterza
non riesce ancora a trovare una quadra intorno a un bene così prezioso e così conosciuto come il suo pane, ben lontano da essere una Dop.
Ad oggi in Puglia l’unico prodotto di origine protetta è il Pane di Altamura nonostante la Regione vanti una lunga e antica tradizione in questo settore che regala prodotti da forno di altissima qualità da Noci a Monte Sant’Angelo, da Laterza ovviamente ad Altamura fino alla curiosità delle pucce salentine. Ma perché non prendere coscienza di questa antica storia e mettere a sistema i panificatori? Se i fornai 2.0 puntano al metodo cosiddetto San Francisco, lievito madre e fermentazione a freddo, la storia di una parte della Puglia narra di prassi e di famiglie, di gesti antichi e di prodotti diffusi che restano fedeli al metodo tradizionale.
Ed è proprio nella città jonica che Emma Prunella, segretaria dell’associazione Panificatori di Taranto e Provincia, ha chiamato a raccolta i fornai italiani per domenica 25 febbraio per il primo incontro dei panificatori del Sud Italia. Otto regioni, quaranta città e oltre il 60% dei forni italiani: sono questi i numeri del territorio e delle attività di panificazione del mezzogiorno d’Italia. I panificatori sono l’espressione primaria di un territorio.
«I panificatori il km zero non lo devono inventare commenta Emma Prunella -, lo fanno da sempre e non hanno da imparare come si producono alimenti sani, semplici e naturali: li fanno da sempre. Eppure tutto questo non basta: forse proprio perché tutti danno per scontati questi valori, il nostro lavoro troppo spesso passa in secondo piano. La Federazione oggi chiama a raccolta a Taranto i panificatori del mezzogiorno perché insieme facciano sentire la loro voce, per dare un futuro alle nostre imprese, al nostro lavoro e ai nostri figli».