Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
L’«evo» fruttato ed equilibrato da oliva Coratina
Nonostante il clima primaverile non proprio favorevole, il caldo afoso dell’estate e la grandine di settembre, la campagna olearia 2023-24 segna per la Puglia un significativo aumento della produzione che rispetto allo scorso anno può essere stimato all’incirca del 50%. Questo risultato unito ai dati positivi di Calabria e Sicilia, salva l’Italia dal crollo produttivo registratosi nel centro nord andando in qualche modo a calmierare, in modo parziale, l’aumento dei prezzi, che a seguito anche del calo mondiale della produzione si è comunque verificato.
Pesa soprattutto la scarsa produzione della Spagna, primo produttore ed esportatore mondiale, ma anche di Turchia e Grecia, mentre sostanzialmente regge la Tunisia. Il tutto a fronte di un aumento mondiale del consumo di extravergine, che per l’Italia raggiunge 12-13 chili annui procapite. La produzione italiana copre circa il 40% del fabbisogno e questo spiega perché 3 bottiglie su 4 consumate in Italia sono straniere. Un rischio che evidentemente non si corre se ci si approvvigiona direttamente dai produttori o dai frantoi.
Nel nord barese olio vuol dire Coratina, la cultivar più diffusa e pregiata. Ed ecco l’extravergine del Frantoio Lamonarca in quel di Ruvo di Puglia con il suo fruttato intenso, ottenuto da Coratina, che ci regala un olio deciso, assolutamente coerente con il territorio e la sua tradizione. Verde con lampi giallastri, profumi che riportano ad un frutto maturo da cui emergono sentori di carciofo, mallo di noce, mandorla e cenni di foglia di pomodoro. Al palato la pasta mette in mostra una elegante densità con nette sensazioni di gradevole amaro, mentre restano discrete ed eleganti quelle piccanti, in un contesto equilibrato e di buona personalità. Una Coratina non estrema, che piacerà sicuramente a chi apprezza equilibrio e sobrietà.