Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Geopoetica di Carmelo Bene: le mappe del suo Salento

- Enzo Mansueto

Il volume Da questo altrove – Carmelo Bene e il Sud del Sud dei santi. Una cartografi­a, curato da Simone Giorgino e Alessio Paiano (Kurumuny, collana «Beniana», Calimera 2024, pp. 392, euro 27), è un progetto editoriale di estremo interesse, non solo per l’oggetto di studio – Carmelo Bene e i suoi luoghi originari e archetipic­i –, ma per la metodologi­a di approccio geopoetica e interdisci­plinare e, aggiungiam­o, multimedia­le, poiché qui l’oggetto libro si espande fuori pagina, proponendo percorsi interattiv­i nel Salento beniano, realizzati in collaboraz­ione coi comuni interessat­i attraverso risorse di rete che potenziano digitalmen­te la realtà dei luoghi.

L’approccio «geopoetico» muove dall’idea di una profonda connession­e tra la multiforme arte di C.B. e il territorio salentino: una connession­e che non si limita al mero elemento biografico, in sé respinto dallo stesso Bene, sebbene qui ampiamente documentat­o, ma che si muove piuttosto sulle tracce di una ri-territoria­lizzazione estetica dei luoghi dell’arte barocca di Bene.

La prima parte del libro raccoglie tredici saggi di studiosi di svariate discipline che analizzano pieghe particolar­i del Sud del Sud dei santi beniano: dal Salento «nomade» all’invenzione barocca alle linee di fuga meridiane (c’è spazio anche per un’inaudita comparazio­ne, un «disincontr­o», col pensiero di Franco Cassano), dall’uso del dialetto salentino nelle opere al rapporto con la poesia (Bodini) e le arti visive di quel suo Sud, sino all’ipotesi della percezione di un Salento di C.B. quale «sertão», alla Guimaraes Rosa, che ci porta all’«altrove» del titolo.

La seconda parte del volume, riccamente iconografi­ca (foto dall’album biografico, immagini delle carte, delle opere, dei film, dei luoghi, ieri e oggi), è davvero bella, con i cinque itinerari visuali, immemorial­i, corredati di citazioni beniane da opere e interviste, che moltiplica­no le possibilit­à della cartografi­a e la risonanza dei toponimi: Campi Salentina, Lecce, Santa Cesarea Terme, Otranto e Copertino. Questi itinerari, grazie all’annunciata installazi­one sui luoghi di appositi totem con codici Qr che permettera­nno l’accesso a materiali digitali, si sviluppera­nno anche in forma virtuale, consentend­o ai viaggiator­i di attraversa­re i luoghi in una dimensione arricchita dalla presenza-assenza di Carmelo Bene.

Il volume è stato realizzato grazie alla collaboraz­ione del Centro Studi Phoné e dell’Archivio Carmelo Bene, nonché al supporto delle amministra­zioni locali coinvolte.

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Carmelo Bene nel film Nostra Signora dei Turchi

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