Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La sconfitta in Sardegna rimescola le carte a destra E Romito torna in bilico

Dubbi sulla corsa del leghista. Si riparla di Dambruoso

- Enrico Filotico

Da Roma a Bari passando per Cagliari. Il destino del centrodest­ra barese è direttamen­te collegato alle frizioni romane, acuitesi all’indomani della sconfitta sarda. A complicare ulteriorme­nte la situazione ci ha pensato l’inchiesta «Codice interno» che potrebbe portare addirittur­a al commissari­amento dell’amministra­zione cittadina, ipotesi nelle ultime 48 ore alimentata dai parlamenta­ri di centrodest­ra.

Dura da mesi ormai l’attesa per scoprire il nome del candidato sindaco scelto tra le fila dell’opposizion­e. Mentre nel centrosini­stra il dibattito ha portato all’individuaz­ione di un nome, sia quello dell’avvocato penalista Michele Laforgia o dell’ex deputato dei Verdi Vito Leccese, dal centrodest­ra non si hanno notizie. Nonostante ormai la data del voto sia impellente (le urne si apriranno il prossimo 8 e 9 giugno). Per settimane si è parlato di un accordo che sembrava essere stato siglato a Roma dai responsabi­li nazionali dei partiti che compongono l’attuale coalizione di governo: Fabio Romito candidato sindaco in ticket con l’onorevole Filippo Melchiorre. Una soluzione che avrebbe permesso al senatore di monitorare gli sviluppi della politica barese senza interessar­sene in prima persona e al 35enne consiglier­e regionale leghista di correre per la poltrona più importante di Palazzo di città. Uno schema che oggi potrebbe saltare. Il pessimo risultato della Lega in Sardegna avrebbe rallentato questo accordo, facendo alzare i livelli di guardia interni. Per essere chiari, il rischio è che in qualche modo tra le parti ci si possa «restituire il favore» e non alimentare come necessario la corsa di uno o dell’altro. Lo scenario sempre più complesso ha, dunque, fatto risalire le quotazioni del magistrato Stefano D’Ambruoso che vanta una carriera tra la procura antimafia di Palermo e Milano, poi consulente dell’Onu e parlamenta­re per una legislatur­a (2013-2018) con la lista dell’ex premier Monti.

Profilo individuat­o non certo per caso. Da Roma, infatti, i deputati di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega hanno chiesto un approfondi­mento al ministro Matteo Piantedosi sui fatti di cronaca. Il sottosegre­tario alla sanità Marcello Gemmato nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri a Palazzo Madama sul tema della mafia a Bari ha commentato: «Ho visto città commissari­ate per molto meno».

Fonti interne al centrodest­ra spiegano, dunque, che il percorso per scegliere il candidato d’area al momento è sospeso, si attende di sapere se l’amministra­zione sarà affidata ad un commissari­o. Tema su cui internamen­te le varie anime dell’opposizion­e sono comunque spaccate. C’è chi è pronto ad aspettare una decisione del Viminale e c’è chi invece preferireb­be andare al voto, anche con il rischio di perdere. Ipotesi da non scongiurar­e, considerat­o che l’unità ritrovata del centrosini­stra e le lungaggini strategich­e del centrodest­ra hanno di fatto messo il prossimo candidato nella scomoda situazione di dover sostenere una campagna elettorale in soli tre mesi. Periodo ritenuto da molti troppo breve per ribaltare un risultato che l’ultima volta aveva premiato la proposta politica rappresent­ata dal sindaco uscente Antonio Decaro.

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Protagonis­ta Nella foto Fabio Romito, consiglier­e regionale della Lega

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