Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Sanitopoli lucana» Il dg Montanaro assolto con Pittella

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È stato assolto anche in secondo grado dalla Corte d’Appello di Potenza il direttore del dipartimen­to Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro, coinvolto nell’inchiesta sulla «Sanitopoli lucana» per presunti concorsi truccati e nomine pilotate nelle Asl lucane. Confermata anche l’assoluzion­e per l’ex presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. Il 6 luglio 2018 Pittella fu arrestato dalla Guardia di Finanza e poi posto ai domiciliar­i. La vicenda giudiziari­a portò a inizio 2019 alle dimissioni di Pittella dalla presidenza della Regione Basilicata. In primo grado, l'ex governator­e del Pd (attualment­e consiglier­e regionale di Azione) era stato assolto dal Tribunale di Matera il 22 dicembre 2021.

Vito Montanaro, all'epoca dei fatti contestati (giugno 2017) direttore generale della Asl di Bari, fu arrestato nell'ambito di questo procedimen­to nel luglio 2018 (poi tornò in libertà) per un episodio di abuso d'ufficio legato ad un presunto concorso truccato alla Asl di Matera.

Confermand­o interament­e la sentenza di primo grado, la Corte d’Appello ha dunque confermato le condanne nei confronti dell’ex direttrice amministra­tiva dell’Asm (Azienda sanitaria di Matera), Maria Benedetto (cinque anni di reclusione), dell’ex direttore generale dell’Asm, Pietro Quinto (due anni e sei mesi di reclusione), dell’ex dirigente dell’Asp (Azienda sanitaria di Potenza), Giovanni Berardino Chiarelli (due anni e sei mesi di reclusione) e dell’ex dirigente amministra­tivo del Crob di Rionero in Vulture (Potenza), Gianvito Amendola (due anni e sei mesi di reclusione). Restano le condanne anche per la funzionari­a dell’Asm, Anna Rita Di Taranto (due anni di reclusione) per il funzionari­o del Crob, Angela Capuano (un anno e quattro mesi di reclusione) e per la dirigente dell’Asm, Maria Evangelist­a Taccardi (un anno di reclusione).

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