Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Lavori per il nuovo Iacovone Ferrarese apre al Taranto «Ma decidono solo i tecnici»
Il commissario dei Giochi del Mediterraneo non esclude la possibilità che la squadra giochi nel suo stadio nei prossimi due anni
Non tutto è perduto per il Taranto calcio costretto a emigrare in un altro stadio nei prossimi due campionati perché lo Iacovone diventerà un cantiere aperto in vista dei Giochi del Mediterraneo. A meno che non sia possibile far coesistere i lavori di ristrutturazione con le partite di calcio. Ieri mattina il commissario Massimo Ferrarese ha aperto un piccolo spiraglio di ottimismo, tutto però da verificare. «Io sono il primo che vuole dare una mano al Taranto calcio – ha detto - e se Sport e Salute, alla quale è stata affidata la progettazione della ristrutturazione dello Iacovone, mi diranno che c’è la possibilità di procedere con i lavori a settori e contemporaneamente far giocare la squadra, ben venga ma il tempo è davvero poco».
Se tutto fila liscio, tra progettazione, gara d’appalto e affidamento, il cantiere si aprirà a novembre e prima dell’inaugurazione dei Giochi ci sono a disposizione 18 mesi per ultimare i lavori. Se il parere tecnico sulla coesistenza sarà positivo occorrerà comunque il via libera della prefettura che si esprimerà sulle questioni di sicurezza che «una ristrutturazione a settori con il regolare svolgimento di una partita di calcio comporta».
Il commissario Ferrarese nutre qualche dubbio anche perché i tecnici della struttura commissariale hanno detto che «non può essere attuata», ma è aperto a ogni soluzione che venga approvata e condivisa. E una riunione con i progettisti di Sport e Salute che potranno già fornire le prime risposte è in programma giovedì 7 marzo.
Per quanto riguarda la soluzione alternativa allo Iacovone per le partite casalinghe dei prossimi due campionati Ferrarese ha puntualizzato che «per far sì che una struttura venga utilizzata per far svolgere le partite del Taranto calcio mi deve essere fatta una richiesta specifica dal Comune. E, comunque - ha chiarito Ferrarese a scanso di equivoci gli eventuali interventi di ristrutturazione o manutenzione non possono essere fatti con le risorse destinate per i Giochi del Mediterraneo ma con fondi propri». In altre parole l’eventuale riqualificazione del campo di calcio di Faggiano non può essere fatta con le risorse destinate ai Giochi.
Anche perché questa struttura non compariva neanche nel masterplan originario ereditato da Ferrarese il quale ha confermato che, nel frattempo, il Coni ha chiesto al comitato organizzatore in via di liquidazione la restituzione del milione e mezzo erroneamente conferito. In ultima istanza, ha detto ancora il commissario, «se la città me lo chiede, per permettere al Taranto calcio di non emigrare, possiamo ridimensionare i lavori di ristrutturazione dello Iacovone realizzando un progetto compatibile con i lavori a settori e, di conseguenza, non procedere alla demolizione dell’anello inferiore.
Ma in ballo ci sono 40 milioni per rimodernare uno stadio ed è un treno da prendere al volo per Taranto».
Sulla sentenza della Corte Costituzionale s’è limitato a dire che «Questo pronunciamento mi blinda, nel senso che conferma il mio ruolo. Certo ora dobbiamo coinvolgere la Regione Puglia prima dell’approvazione definitiva delle opere, e questo purtroppo farà allungare i tempi. E io di tempo non ne ho più».
Ora dobbiamo coinvolgere la Regione prima dell’approvazione definitiva delle opere E questo farà allungare i tempi