Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Agiremo solo con le carte in mano» Emiliano: per ora soltanto notizie vaghe
Pochi commenti dalle forze politiche. Sud al centro: caccia alle streghe
La notizia presa a circolare nella giornata di ieri su un presunto coinvolgimento dell’assessora regionale ai trasporti Anita Maurodinoia nell’inchiesta sulla compravendita di voti non sembra aver stuzzicato gli attori della politica locale. L’ex consigliera comunale di Bari sarebbe stata iscritta al registro degli indagati già nel 2019.
Sul tema l’unico ad essere intervenuto è stato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il quale ha pronunciato un commento prudente e garantista: «Agiremo, se sarà il caso, quando avremo le carte in mano. Non possiamo certo intervenire sulle suggestioni». A proposito della eventualità di chiedere un passo indietro all’assessora, Emiliano ha poi aggiunto: «In questa fase non c’è da fare alcunché, né da prendere alcun provvedimento. E neppure da fare commenti particolari. Occorrerebbe capire di che cosa si sta parlando con precisione. Da quello che leggo si tratta di fatti risalenti a 4-5 anni fa e forse ancora di più».
Ancora più timidi sono stati i commenti provenienti dai vari schieramenti.
Poche parole da Sud al centro, il partito guidato da Sandro Cataldo, marito di Maurodinoia, formazione di cui lei stessa è stata esponente prima di passare al Partito Democratico, nelle cui fila milita da diversi anni ormai.
Il messaggio di Sud al centro è che le informazioni di queste ore siano semplicemente delle «fake news». Ne più, né meno.
Fonti vicine alla lista civica parlando di «una cosa che si sgonfierà da sola, non serve neanche che nessuno commenti. Il rischio è di spendere parole per una bufala. Crediamo che si tratti di notizie totalmente infondate. Siamo nei giorni della caccia alle streghe».
Dall’opposizione in Consiglio regionale anche non si sprecano commenti.
Il gruppo di Fratelli d’Italia ha scelto la via del silenzio. Il concetto che arriva dai corridoi di via Gentile per quanto riguarda il partito della fiamma tricolore è semplice: «Non commentiamo notizie di questo tipo, non c’è neanche una precisa notizia di reato, trattandosi per ora di indiscrezioni di stampa».
Discorso identico per il Movimento 5 Stelle, dove nessuno si rende reperibile. Il tema è scottante e senza un documento ufficiale, un passo in qualsiasi direzione viene ritenuto comunque di troppo.
L’attuale assessora regionale Maurodinoia ha una storia politica lunga e caratterizzata da risultati elettorali sempre eccellenti. Nel 2019 nelle fila di Sud al centro si era candidata alla carica di consigliera comunale nella coalizione di centrosinistra che sosteneva la corsa a sindaco di Antonio Decaro. In quell’occasione l’assessora ottenne circa seimila voti, contribuendo quasi per il 50% al risultato della propria lista, che ottenne due seggi con oltre 11 mila consensi: il suo e quello di Giuseppe Di Giorgio.
Nel 2020 arrivano poi le dimissioni da Palazzo di Città e comincia la corsa per Via Gentile, dove Maurodinoia sarà eletta con 20 mila voti nella lista del Partito democratico. Poi la nomina da parte del presidente Emiliano nel governo regionale.
La guida di Sud al centro finisce nelle mani del marito Sandro Cataldo. Il quale era stato indagato con l’accusa di corruzione elettorale per la presunta compravendita di voti nell’elezione comunale che ha portato alla rielezione del sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli. E poi prosciolto a marzo del 2022.
In Consiglio regionale Maggioranza e opposizione aspettano informazioni accurate sulle contestazioni