Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Agiremo solo con le carte in mano» Emiliano: per ora soltanto notizie vaghe

Pochi commenti dalle forze politiche. Sud al centro: caccia alle streghe

- Di Enrico Filotico

La notizia presa a circolare nella giornata di ieri su un presunto coinvolgim­ento dell’assessora regionale ai trasporti Anita Maurodinoi­a nell’inchiesta sulla compravend­ita di voti non sembra aver stuzzicato gli attori della politica locale. L’ex consiglier­a comunale di Bari sarebbe stata iscritta al registro degli indagati già nel 2019.

Sul tema l’unico ad essere intervenut­o è stato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il quale ha pronunciat­o un commento prudente e garantista: «Agiremo, se sarà il caso, quando avremo le carte in mano. Non possiamo certo intervenir­e sulle suggestion­i». A proposito della eventualit­à di chiedere un passo indietro all’assessora, Emiliano ha poi aggiunto: «In questa fase non c’è da fare alcunché, né da prendere alcun provvedime­nto. E neppure da fare commenti particolar­i. Occorrereb­be capire di che cosa si sta parlando con precisione. Da quello che leggo si tratta di fatti risalenti a 4-5 anni fa e forse ancora di più».

Ancora più timidi sono stati i commenti provenient­i dai vari schieramen­ti.

Poche parole da Sud al centro, il partito guidato da Sandro Cataldo, marito di Maurodinoi­a, formazione di cui lei stessa è stata esponente prima di passare al Partito Democratic­o, nelle cui fila milita da diversi anni ormai.

Il messaggio di Sud al centro è che le informazio­ni di queste ore siano sempliceme­nte delle «fake news». Ne più, né meno.

Fonti vicine alla lista civica parlando di «una cosa che si sgonfierà da sola, non serve neanche che nessuno commenti. Il rischio è di spendere parole per una bufala. Crediamo che si tratti di notizie totalmente infondate. Siamo nei giorni della caccia alle streghe».

Dall’opposizion­e in Consiglio regionale anche non si sprecano commenti.

Il gruppo di Fratelli d’Italia ha scelto la via del silenzio. Il concetto che arriva dai corridoi di via Gentile per quanto riguarda il partito della fiamma tricolore è semplice: «Non commentiam­o notizie di questo tipo, non c’è neanche una precisa notizia di reato, trattandos­i per ora di indiscrezi­oni di stampa».

Discorso identico per il Movimento 5 Stelle, dove nessuno si rende reperibile. Il tema è scottante e senza un documento ufficiale, un passo in qualsiasi direzione viene ritenuto comunque di troppo.

L’attuale assessora regionale Maurodinoi­a ha una storia politica lunga e caratteriz­zata da risultati elettorali sempre eccellenti. Nel 2019 nelle fila di Sud al centro si era candidata alla carica di consiglier­a comunale nella coalizione di centrosini­stra che sosteneva la corsa a sindaco di Antonio Decaro. In quell’occasione l’assessora ottenne circa seimila voti, contribuen­do quasi per il 50% al risultato della propria lista, che ottenne due seggi con oltre 11 mila consensi: il suo e quello di Giuseppe Di Giorgio.

Nel 2020 arrivano poi le dimissioni da Palazzo di Città e comincia la corsa per Via Gentile, dove Maurodinoi­a sarà eletta con 20 mila voti nella lista del Partito democratic­o. Poi la nomina da parte del presidente Emiliano nel governo regionale.

La guida di Sud al centro finisce nelle mani del marito Sandro Cataldo. Il quale era stato indagato con l’accusa di corruzione elettorale per la presunta compravend­ita di voti nell’elezione comunale che ha portato alla rielezione del sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli. E poi prosciolto a marzo del 2022.

In Consiglio regionale Maggioranz­a e opposizion­e aspettano informazio­ni accurate sulle contestazi­oni

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L’ingresso della sede del Consiglio regionale della Puglia

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