Civico o politico Il centrodestra non scioglie il dilemma

Che fine ha fatto il centrodestra barese? Quando sceglierà il proprio candidato sindaco? È la domanda che affiora ripetutamente in queste ore, soprattutto al cospetto del centrosinistra. Che sarà forse rumoroso ma certamente appare più dinamico. La risposta è che per ora non ha deciso nulla. E non lo farà per qualche giorno ancora. Per lo meno fino a quando il centrosinistra non avrà stabilito il ricorso alle primarie oppure il loro definitivo abbandono. Nel primo caso, ovvio, la coalizione resta unita dopo i gazebo. Nel secondo, invece, porta ad avere due candidati di centrosinistra nelle urne ufficiali di giugno. Qual è la questione? L’ipotesi di queste ore è che con un centrosinistra unito, non si trovino più esponenti politici di centrodestra disposti a sacrificarsi. Dunque toccherebbe a un civico, magari di prestigio, scendere in pista. E in caso di insuccesso assicurargli un indennizzo di varia natura (candidatura successiva, nomine in qualche ente o in qualche agenzia). In caso di centrosinistra diviso, potrebbe rispuntare un esponente politico. Che potrebbe accettare la sfida e puntare al ballottaggio per poi giocare una partita difficile, considerato che il centrosinistra dovrebbe (verosimilmente) riunirsi al secondo turno. Una girandola di supposizioni e calcoli, come sempre succede nelle cose politiche. L’esponente dal profilo schiettamente politico che potrebbe scendere in campo resta il consigliere regionale Fabio Romito, esponente del Carroccio, dato per sicuro nelle settimane scorse. Il civico invece è l’autorevole magistrato, ex consulente dell’Onu e già deputato, che corrisponde al nome di Stefano Dambruoso. Profilo austero che richiama al rispetto della legalità. Una figura, la sua, considerata adatta al clima che si respira in città dopo l’inchiesta sull’intreccio tra clan e politica. Si dice sia pronto anche l’oncologo Francesco Schittulli. Questione di giorni. Il conto alla rovescia dipende dal centrosinistra: chi vuole notizie deve guardare da quella parte.