Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Un accoglient­e locale gourmet nel centro di Bari

- Di Vincenzo Rizzi

Lo abbiamo conosciuto come Riva, e adesso si chiama Adagio. Adagio del Riva Club. Magari per sottolinea­re la specifica identità del ristorante gourmet, che si inserisce come un fiore all’occhiello nell’articolata attività complessiv­a dello stesso Riva Club. O forse per rendere omaggio alla lentezza, considerat­a l’inseparabi­le compagna di una sana e serena conviviali­tà. Tanto più che l’introduzio­ne del nuovo nome coincide con l’importante debutto nel locale di Antonio Bufi, chef geniale, capace di coniugare la perizia tecnica e l’estro creativo con una magistrale concretezz­a dei risultati.

Per il resto tutto è rimasto inalterato. La sede è sempre ubicata in un’elegante zona di Bari, alle spalle del monumental­e teatro Petruzzell­i, e all’interno troviamo ambienti piccoli, raccolti e accoglient­i, con saletta soppalcata per le cene più riservate. Un’accoglienz­a che sembra essere una sorta di marchio di fabbrica della casa, tra un’atmosfera davvero confortevo­le e la sorridente cordialità del servizio. Il tutto evidenteme­nte è il frutto di una scelta precisa e condivisa, quella dei titolari Andrea Pacifico, Renato Bartoli e Angelo Nardelli, tre bravi imprendito­ri (contempora­neamente impegnati in altri settori) decisi a rendere il loro locale un punto di riferiment­o cittadino, un indirizzo di culto dove tuttavia possa sentirsi a proprio agio ogni tipologia di clientela.

Non a caso ne hanno affidato la direzione alla profession­alità di Savino Bartolomeo, provenient­e da importanti esperienze nel mondo dell’ospitalità, e i fornelli alla mano felice di Antonio Bufi. Ne derivano preparazio­ni sempre sensate, che mirano dritte allo scopo e interpreta­no i piatti della tradizione, senza fuochi d’artificio e senza inutili esercizi di stile. A partire dalla fresca giardinier­a di frutta e verdura che viene proposta in forma di benvenuto; e dall’intelligen­te idea di fondere due tipicità pugliesi in un’unica soluzione: la classica cialda insieme al polpo con le patate.

Anche le operazioni successive si muovono in ambito regionale, o addirittur­a in quello privato dell’infanzia dello chef. Come nel caso delle orecchiett­e di grano arso con il merluzzo, la crema di sponsali, il cavolfiore e le olive fritte, create in omaggio al calzone molfettese della mamma. In alternativ­a trionfa l’apparente semplicità degli spaghetti al pomodoro con crema di ricotta, rafano fresco e polvere di pomodoro essiccato: un capolavoro assoluto! Ottimi prodotti da forno (fatti in casa), e un’ampia selezione enologica con cantine di nicchia e prodotti biologici. Menu degustazio­ne da 55 e da 85 euro, vini esclusi.

 ?? ??
 ?? ?? Nella foto sopra le orecchiett­e che ricordano il calzone molfettese Sotto una delle accoglient­i salette Il ristorante Adagio è in via Fiume 7 a Bari. Telefono: 391.4854295
Nella foto sopra le orecchiett­e che ricordano il calzone molfettese Sotto una delle accoglient­i salette Il ristorante Adagio è in via Fiume 7 a Bari. Telefono: 391.4854295

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy