Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Ferito a coltellate in pieno giorno «Piazza Umberto nel degrado, così diventa preda del crimine»
Il presidente del comitato Scarcelli: «Questa zona rivitalizzata solo poche volte all’anno»
«Quando succedono “fattacci” come quello di ieri si parla di piazza Umberto per un giorno, si fanno i comunicati e poi tutto torna come prima. Ma se si lascia quel luogo nel degrado, il degrado non andrà mai via. Piazza Umberto non ha bisogno di semplici presìdi, ma di controlli itineranti delle forze dell’ordine su tutto il suo perimetro. Perché le pattuglie ferme in un unico punto controllano solamente una determinata parte della piazza, che è grande e permette a chi è malintenzionato di nascondersi e fare ciò che vuole. Noi abbiamo fatto tante istanze nel corso degli anni, ma ci è stato risposto con molta propaganda e con pochi fatti concreti». Lorenzo Scarcelli, presidente dal 2007 del «Comitato Piazza Umberto», commenta così l’ennesimo episodio di cronaca avvenuto nella «porta d’ingresso» del quartiere Murattiano di Bari.
Ieri mattina, intorno alle 9.30, un 55enne è infatti stato accoltellato all’addome probabilmente dopo un litigio. Il suo aggressore, dopo aver colpito, si è dileguato immediatamente. La vittima - un italiano - ha riportato ferite lievi ed è stato portato in codice giallo al Policlinico di Bari, e subito sono partite le indagini della polizia locale. Gli agenti, oltre ad ascoltare i testimoni presenti sul posto, hanno anche acquisito le registrazioni delle telecamere di sorveglianza della zona.
A terra, a pochi passi dalla fontana e dall’ingresso dell’Ateneo, macchie di sangue a testimoniare l’aggressione. La lieve entità delle ferite riportacoinvolse te dal 55enne, però, non è rilevante rispetto all’allarme sociale generato da episodi come questo. Perché l’area che va da piazza Moro a tutta piazza Umberto, compreso il primo isolato di via Sparano (e, a voler allargare il raggio, anche la vicina piazza Cesare Battisti), è periodicamente al centro delle cronache cittadine. Tra spaccio, degrado, risse e aggressioni - che avvengono tanto di mattina quanto di sera - non passa settimana senza che si parli di quella zona. Due sabati fa, per esempio, un 15enne è stato picchiato in piazza Moro da un gruppo di stranieri che avrebbero importunato la sua ragazza. E la sera dell’Immacolata 2023, sempre in piazza Umberto, una rissa tra cittadini stranieri anche degli agenti della polizia locale, intervenuti per riportare la calma e a loro volta aggrediti.
Sono aree, queste, interessate dalle operazioni congiunte «ad Alto impatto» tra le forze dell’ordine, importanti ma probabilmente non sufficienti a eliminare – o a ridurre notevolmente – il problema. L’aggressione è stata inevitabilmente commentata anche dalla politica, in un periodo in cui la campagna elettorale è già molto accesa: «Piazza Umberto a Bari continua a essere terra di nessuno», ha scritto sui social il senatore ed ex consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Filippo Melchiorre. «Sembra non fare neanche più notizia l’accoltellamento di un uomo avvenuto in pieno giorno, sotto gli occhi di tutti. Qui nessuno vede, nessuno sente e mi riferisco alle istituzioni locali, che non garantiscono la sicurezza dei cittadini. È proprio il caso dire: non c’è peggior cieco, di chi non vuol vedere» ha aggiunto.
«Una delle vittorie del comitato – riflette ancora Scarcelli – è stato riportare piazza Umberto al centro del dibattito cittadino, perché prima della nostra attività non si parlava nemmeno». I risultati ottenuti, però, non sono quelli sperati: «La piazza viene illuminata e rivitalizzata soprattutto nel periodo natalizio, o con piccoli eventi durante l’anno. Ma non basta, perché i giardini vengono trascurati e gli alberi sono sempre secchi. Le potature vanno fatte, e bene, ma non succede».
Interventi e «cura» degli ambienti che non servono solamente per l’estetica, ma anche per ragioni si sicurezza: «Panchine e aree nascoste da cespugli alti e trascurati consentono mano libera a chi vuole di operare nell’ombra e si nasconde dai presìdi lontani solo pochi metri», dice ancora Scarcelli. La sua riflessione chiude con una nota di ottimismo: «La situazione è recuperabile, basta l’impegno concreto delle istituzioni».
L’aggressione
Un uomo è stato ferito all’addome con diversi fendenti. Indaga la polizia locale
L’incuria
«I cespugli lasciati incolti sono un nascondiglio per i malintenzionati»